Il 2021 è l’anno degli smartphone pieghevoli? Secondo Samsung, leader di questo mercato fin dalla sua nascita nel 2019, sembra proprio di sì. L’11 agosto 2021 infatti, nel classico appuntamento annuale solitamente dedicato ai Phablet non ha presentato alcun Galaxy Note, in compenso ha alzato i veli da ben due smartphone pieghevoli ovvero Samsung Galaxy Z Fold3 5G e Samsung Galaxy Z Flip3 5G. Resistenti all’acqua, rinnovati nel design e con alcune innovazioni.

Il più interessante, dal punto di vista tecnologico si intende, è indubbiamente il Galaxy Z Fold3, di fatto uno smartphone che all’occorrenza può trasformarsi in un Tablet ampliando le funzionalità di multitasking. Rispetto allo Z Fold 2 ci sono delle importanti novità, anche dal punto di vista del prezzo, vediamolo.

Unboxing di Samsung Galaxy Z Fold3 5G

La confezione di Samsung Galaxy Z Fold3 5G è abbastanza scarna, in linea con quella dei Galaxy S21. Al suo interno, oltre allo smartphone, c’è solo un cavo USB Type-C per ricarica e trasferimento file, nessun caricabatterie al suo interno che è possibile acquistare separatamente.

Video recensione di Samsung Galaxy Z Fold3 5G

Design & Ergonomia

Samsung Galaxy Z Fold3 5G ha un design che ormai conosciamo molto bene. Da chiuso è praticamente uno smartphone a tutti gli effetti, da aperto grazie allo spiegamento del display a libro si trasforma in un piccolo tablet con una diagonale da quasi 8 pollici.

In quanto a spessore misura 14,4 mm da chiuso e 6,4 mm da aperto: Samsung lo definisce tascabile e sicuramente c’è dell’impegno nel realizzare un prodotto pieghevole di queste dimensioni, tuttavia è e resta un dispositivo importante sia da maneggiare che da tenere in tasca, i suoi 271 grammi si fanno sentire. Questo però è l’unico aspetto della medaglia meno convincente, in cambio si ottiene un multitasking portato all’ennesima potenza frutto di un connubio tra hardware e software davvero ben studiato.

Lo studio da parte di Samsung parte dai materiali: per alleggerire un po’ il carico l’azienda ha optato per l’Armur Aluminium, il 10% più leggero e al tempo stesso più resistente del classico alluminio, mentre le parti in vetro sono certificate Gorilla Glass Victus per la migliore resistenza. Tutto questo si traduce anche nella capacità di essere uno smartphone con la massima certificazione contro infiltrazioni d’acqua IPX8 (1,5 metri di profondità fino a 30 minuti). Doverosa precisazione però, non è uno smartphone protetto contro la polvere, anzi seppur il meccanismo di apertura del pieghevole sia stato migliorato ulteriormente con setole appositamente studiate per respingere il pulviscolo, è comunque consigliabile prestare attenzione e soprattutto non utilizzarlo in spiaggia e piscina. Io ho provato a bagnarlo e fargli le peggio cose e attualmente funziona e non ho visto problemi.

Ovviamente è dotato di due display:

  • quello esterno, detto Cover Screen, è da 6,7 pollici di diagonale con aspetto di forma 24,5:9, risoluzione HD+ e Dynamic Amoled 2X con refresh rate a 120 Hz, proprio la frequenza di aggiornamento più elevata è la novità rispetto al precedente modello assicurando una continuità di fluidità tra schermo secondario e schermo principale;
  • quello interno è invece da 7,6 pollici con aspetto di forma 22,5:18 con risoluzione QXGA+ e il medesimo refresh rate. Qui la novità rispetto allo Z Fold 2 è costituito nella pellicola protettiva rinnovata (non rimovibile), che offre una maggior resistenza del 10%.

La qualità visiva è ottima per entrambi i display e l’unico aspetto da sottolineare è una visibilità più ridotta per lo schermo principale, che raggiunge un picco di luminosità massimo di 500 nits e soffre un po’ di riflessi in ambienti molto illuminati, nessun problema invece per il Cover Screen che può arrivare a 800 nits.

La piega al centro dello schermo principale poi c’è e continua a essere visibile, ma è un aspetto su cui molto facilmente alla fin fine ci si fa l’abitudine. Così come alla fotocamera sotto al display, soluzione che sinceramente pensavo fosse un po’ prematura. Lo penso ancora adesso, anche perché Samsung ha dovuto ripiegare su un sensore poco definito, ma effettivamente risulta essere un vantaggio rispetto allo Z Fold 2, principalmente durante la riproduzione di video o film dove praticamente scompare. Più visibile invece durante l’utilizzo classico perché i cambi di inclinazione rispetto alla nostra vista fanno creare una sorta di effetto pixellatura.

Ultimo aspetto che troviamo mancare dal punto di vista ergonomico è una scanalatura che permetta di avere una presa più salda durante l’apertura dello schermo interno, data la caratura del prodotto si ha sempre un po’ il timore di farlo cadere.

Funzionalità

L’aspetto software è ovviamente curato al massimo livello anche per cercare di offrire quella componente di novità in termini di funzioni e sfruttare al meglio display principale e secondario. L’interfaccia grafica è la One UI 3.1.1 su base Android 11 e sono presenti in sintesi 3 principali novità.

Quella che ci è piaciuta particolarmente è la possibilità di trasformare i famosi, e che mai ho utilizzato, pannelli Edge nella Taskbar, ovvero una dock fissa e prennemente disponibile con alcuni collegamenti rapidi, personalizzabili, alle applicazioni preferite. Questo è utile per cambiare velocemente app ma anche per accedere rapidamente alla funzione di Split View per utilizzare contemporaneamente due applicazioni, quindi cambiarle, decidere un nuovo accoppiamento e salvarlo nella stessa taskbar. In pochi e semplici tap potrete passare dalla fattura al divertimento.

La seconda novità rilevante invece si trova nelle impostazioni fra le funzioni avanzate ovvero il menu Labs. Al suo interno ci sono delle impostazioni attualmente in sviluppo ma che consentono di migliorare l’esperienza generale. Ad esempio è possibile forzare che tutte le app possano essere aperte in modalità Multi schermo, in questo modo anche quelle applicazioni non supportate potranno essere utilizzate contemporaneamente ad una seconda. Inoltre è possibile decidere il comportamento di alcune app nel momento in cui vengono aperte come l’aspetto di forma o l’eventuale autorotazione forzata. Bisogna perderci qualche minuto ma una volta configurato tutto a proprio piacimento si riesce a estratte tutto il potenziale di questo smartphone pieghevole.

Fra le ulteriori funzioni interessanti c’è la possibilità di aprire la stessa applicazione in modalità Split per lavorare contemporaneamente a due presentazioni ppt ad esempio oppure il Pcture-In-Picture aggiunto per alcune app, ad esempio il timer che una volta avviato se si cambia app viene mostrato sempre a schermo in piccolo

Sul tema però resta un punto in sospeso fin dall’alba dei tempi su Android, ovvero l’adattamento delle app. Samsung ha annunciato di aver avviato delle partnership con Google, Spotify e non solo per spingere verso un miglior adattamento delle varie applicazioni e questo è dovuto ai form factor poco convenzionali scelti da Samsung: il display esterno è un 24,5:9 ovvero molto più allungato e stretto del solito, quello interno invece è quasi quadrato. Insomma, né da chiuso né da aperto avremo mai un aspetto di forma standard e a volte capita di ritrovare applicazioni poco adattate. Per citarne una Instagram si comporta ancora a modo suo, senza particolare adattamento. Discorso diverso quando invece si apre lo schermo grande e si usa in modalità split view, ecco, in questo caso le applicazioni avranno l’aspetto di forma classico, e tra l’altro è possibile decidere se avere una delle due app più larghe in modo da migliorarne la visione.

In onore dei Galaxy Note, supporto alla S-Pen

Ultimo grande capitolo ovviamente la merita l’S-Pen che, per chi già la conosce e l’ha utilizzata sulla serie Note non verrà sorpreso nelle sue funzionalità, che sono esattamente le stesse, ma che vanno a completare un prodotto già di suo versatile. L’aspetto principale di dubbio è ovviamente sulla resistenza del display al pennino, non essendo un display in vetro il rischio di segnare la pellicola protettiva era elevato, tuttavia durante il mio utilizzo non ho notato segni di usura o problemi. Anche forzando la mano il display resiste e non si rovina, segno che Samsung ha lavorato bene e la nuova pellicola fa il suo dovere. Per il resto potete usarla ovviamente per scrivere note, in sostituzione al dito, firmare documenti e tutto ciò che vi venga in mente, ovviamente però non è presente uno slot nello smartphone ma dovrete munirvi di cover dedicata.

Prestazioni

Samsung Galaxy Z Fold3 5G, così come anche Flip3, ha al suo interno il processore Qualcomm Snapdragon 888 affiancato da 12 GB di memoria RAM LPDDR5 e 256 o 512 GB di memoria interna (non espandibile).

A voler fare una provocazione nei confronti di Samsung, dopo un Exynos 2100 così entusiasmante l’azienda poteva benissimo optare proprio per il suo processore e invece, così come lo scorso anno, ha scelto il chip di Qualcomm che seppur faccia molto bene in genere ha portato con sé problemi di surriscaldamento. Anche su questo Galaxy Fold3 5g purtroppo e questo lo si nota particolarmente quando si utilizzano applicazioni pesanti contemporaneamente o si giocano titoli impegnativi, il lavoro di dissipazione comunque lavora bene nel 90% delle situazioni per cui se confrontato con la media degli smartphone con questo processore, scalda leggermente meno.

Lag e impuntamenti sono davvero molto rari, il comportamento è simile a quello visto sui Galaxy S21 e quindi decisamente fluido, reattivo e scattante con solo qualche saltuario tentennamento.

Fotocamera

Il comparto fotografico di Samsung Galaxy Z Fold 3 5G è abbastanza in linea con gli altri prodotti della casa. Se cercate un camera phone che possa darvi molta versatilità il Glaaxy S21 Ultra resta quello da preferire senza nulla togliere a questo pieghevole.

La dotazione è composta da:

  • sensore principale da 12 MP, f/1.8, 26mm, 1/1.76″, 1.8µm, Dual Pixel PDAF, OIS
  • sensore tele-obiettivo da 12 MP, f/2.4, 52mm, 1/3.6″, 1.0µm, PDAF, OIS, 2x optical zoom
  • sensore ultra-grandangolare da 12 MP, f/2.2, 123˚, 12mm, 1.12µm
  • selfie camera display interno da 4 MP, f/1.8 con pixel grandi 2um;
  • selfie camera esterna da 10 MP, f/2.2, 26mm, 1/3″, 1.22µm.

Così come da aspettative la qualità è molto simile se non la stessa a Galaxy S21 e Galaxy S21+. Colori carichi, foto piacevoli e “instagrammabili”, qualità degna di un top di gamma senza però strafare come ad esempio nello zoom che ha un conservativo 2x. Allo stesso modo anche la qualità video è molto simile con la possibilità di registrare fino alla risoluzione 4K a 30 fps con tutti i sensori, 4K a 60 fps esclusivamente con la fotocamera principale.

Batteria & Autonomia

All’interno di Samsung Galaxy Z Fold3 5G c’è una batteria da 4400 mAh con ricarica rapida 25W e supporto ricarica wireless.

La sua autonomia dipende molto dall’uso che si fa dello smartphone, ovviamente se viene utilizzato maggiormente quello interno la batteria scenderà più velocemente mentre con quello esterno meno. In termini numerici si possono fare tra le 4 ore e mezza e le 6 ore di schermo acceso.

In conclusione

Ultima novità degna di nota di questo nuovo Samsung Galaxy Z Fold 3 5G è il prezzo, più basso rispetto allo scorso anno e con un’ulteriore promozione che va a ridurre ancor di più l’esborso per chi decide di acquistarlo in pre-ordine entro il 26 di agosto.

Samsung Galaxy Z Fold 3 5G ha infatti un prezzo di 1849 Euro per la versione 12/256 GB e 1949 Euro per la versione 12/512 GB, con pre-ordini a partire dal 11 di agosto fino al 26. Chi lo acquista in anticipo rispetto alla effettiva disponibilità (27 di agosto) ha però diritto a:

  • uno sconto ulteriore di 100 Euro;
  • 1 anno di Samsung Care+;
  • il Note Pack che include Flip Cover con S Pen e caricabatterie da 25W;
  • valutazione dell’usato fino a 450 Euro.

Tutto sommato un prodotto che inizia a essere già più interessante rispetto al passato: da un punto di vista il prodotto è migliorato sotto numerosi aspetti senza far risaltare difetti evidenti ma confermando la sua anima elitaria, dall’altro il prezzo si è ribassato fino ad arrivare a 300 Euro in meno rispetto a Z Fold2 durante il pre-ordine.

Suggerimenti per migliorarlo in futuro? Samsung dovrà lavorare per rendere leggermente più largo il display esterno per arrivare almeno a un aspetto di forma di 18:9 e ovviamente limare ancora un po’ peso e spessore.

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