Recensione LG Wing – Non ha niente a che fare con LG Velvet, la serie G ThinQ o la V ThinQ per il concetto alla base della sua creazione: LG Wing fa parte di una nuova gamma di smartphone Explorer Project che ha come obiettivo lo scoprire utilizzi ancora inesplorati nel mondo mobile.

È il primo della linea, dunque possiamo aspettarci nuovi “esperimenti” in arrivo nei prossimi mesi. LG ha creato qualcosa di unico e mai visto prima d’ora nei moderni smartphone, una soluzione versatile per più utilizzi con tutti i pro e contro del caso.

LG Wing 8/128 GB è disponibile all’acquisto a 1200€ su Amazon, cifra già in calo rispetto ai 1299€ di listino.

Analizziamolo proseguendo nella lettura e nella nostra video recensione!

Video recensione LG Wing

Unboxing

All’interno della confezione troviamo:

  • Caricatore 5 V 3 A, fino 25 W;
  • Cavo USB C – C;
  • Adattatore jack 3,5 mm – USB C;
  • Cover in plastica rigida con interno adesivo;
  • Pellicole per i display;
  • Spilletta vano dual nano SIM combinato;
  • Manualistica.

Design e materiali

Subito le note dolenti: peso 260 grammi e spessore 10,9 mm. Poco maneggevole e pesante, in tasca o nel giubbotto si vuol far sentire, però poco scivoloso e il retro in vetro trattiene pochissime ditate. Il frame invece è metallo con inserti in plastica e sul retro è presente lo sporgente modulo fotocamere.

Il primo impatto però, assieme alle grandi dimensioni della scocca, è la stupenda colorazione cangiante Illusion Sky, disponibile anche in Aurora Gray. Cambia sfumature a seconda della rifrazione della luce con un effetto wow sorprendente.

Non solo, altra causa di stupore è senza dubbio il meccanismo di rotazione a 90° del display principale, che lascia spazio al secondo schermo più piccolo sottostante fornendo la possibilità di usarli assieme. Un sistema di apertura ingegnoso per i destrimano, deleterio per i mancini: in questo caso si è costretti a usare due mani.
Interessante notare come LG abbia aggiunto uno strato di poliossimetilene termoplastico al di sotto del display principale per prevenire graffi a quello secondario, incorporando inoltre una cerniera testata per resistere fino a 200.000 aperture/chiusure e munita di ammortizzatore idraulico.
A proposito di sistemi meccanici: c’è anche la pop-up camera, data l’assenza di notch o punch hole, che si ritrae in caso di caduta ed è stata testata più di 80.000 volte ma niente sblocco 2D con il volto.

Ottima però la discrezionalità del sistema: da chiuso sembra un normalissimo smartphone, ideale per chi non vuole mettersi in mostra facendo però perdere senso al prodotto stesso, concepito anche per un utilizzo “a T”.
Risulta comunque un meccanismo solido e ben ingegnerizzato, che non lascia l’idea di un qualcosa di cheap o posticcio.
Per di più è certificato IP54 contro schizzi d’acqua, rara specifica per un prodotto di tale concezione.

Display e audio

Entrambi i pannelli sono OLED: il principale Full Vision da 6.8″ 20.5:9 FullHD+ e curvo ai lati; il secondo da 3.9″ 1.15:1 da 419 ppi.

L’impatto è ottimo, colori convincenti e buona definizione, mancano giusto un refresh rate elevato e supporto HDR a condire un’esperienza visiva molto convincente all’origine. Peccato poi non sia supportata da un sonoro stereo: lo speaker mono inferiore lavora da solo ma se non altro la qualità è piuttosto convincente, basse frequenze presenti e volume elevato ma certamente non la soluzione ideale che ci saremmo aspettati.

Sotto allo schermo è riposto il sensore di impronte digitali, discretamente preciso e non il massimo della rapidità ma un poca di pazienza e lo sblocco avviene senza problemi. Peccato solo che a display ruotato non sia possibile uno sblocco agevole.

Hardware e software

Sotto la scocca non c’è un processore top di gamma come avremmo giustamente sperato visto il prezzo di listino, bensì uno Snapdragon 765G 5G con 8 GB di RAM e 128 di archiviazione espandibili tramite microSD.

Il chipset riesce a supportare bene il software in qualsiasi operazione, l’esperienza d’uso è fluida e soddisfacente. A bordo troviamo LG UX 9.0 basata su Android 10 e con al momento patch di settembre 2020.

Proprio il software, assieme al meccanismo di apertura ad ala, rappresenta il vero punto forte di LG Wing. Il sistema è personalizzato per offrire la miglior esperienza multitasking possibile, aspetto su cui LG punta molto con Wing. Ruotando lo schermo tutto muta: il display principale riproduce una home a carosello che per grafica ricorda i sistemi di infotainment delle auto; quello secondario eredita invece una home simile a quella del display primario.
In qualsiasi caso è accessibile il drawer delle app con semplice swipe, così come si possono aggiungere scorciatoie rapide alle app all’interno del carosello.
La vera forza di un tale sistema è la possibilità di visionare film, serie tv o pagine web su uno schermo e avviare una qualsiasi altra applicazione supportata sull’altro. Oppure ancora sfruttare il layout a “T” e usare il second screen come tastiera, touchpad o disabilitarlo temporaneamente per evitare tocchi accidentali.
Vengono poi visualizzate opzioni di regolazione volume, luminosità e riproduzione sul display secondario durante la visione di video, in modo da non interrompe ciò che si sta facendo in primo piano.

In realtà è anche consentito l’uso del device ruotato di 90 o 180 gradi dal momento che il sistema si adatta in automatico, le possibilità si ampliano ulteriormente.
Precisiamo inoltre come, durante l’uso in dual screen, si andranno a ricevere notifiche nello schermino più piccolo, così da non interrompere l’eventuale visione di contenuti su quello principale; oppure il più piccolo può essere sfruttato interamente come tastiera in digitazione.

Fotocamera

Un comparto foto/video di tutto rispetto assieme all’originale modalità gimbal, esclusiva di LG Wing che analizziamo a breve. Il modulo a tripla fotocamera è così composto:

  • Standard 64 MP f/1.8, OIS;
  • Ultra wide 13 MP f/1.9, 117°;
  • Ultra wide con Pixel Grandi 12MP f/2.2, 120°;
  • Selfie popup 32 MP f/1.9.

Negli scatti i colori catturati non peccano in saturazione e mantengono un look naturale e molto convincente, oltre a un HDR ben sviluppato. Il contrasto in alcuni casi è un filo troppo accentuato, soprattutto nei selfie e questi hanno un bokeh soddisfacente in ritratto ma non sempre una taratura colore precisa, con tinte tendenti al rossiccio.

Gli scatti notturni sono generalmente molto godibili e convincenti anche senza modalità notte attiva, con colori vivaci e un buon impatto, sotto questo frangente regala soddisfazioni.

I video raggiungono il 4K a 60 fps ma è solo in FHD 30 fps che è consentito il passaggio tra sensori in registrazione. Il look delle clip è tendente al cinematografico, soddisfacente. La definizione in 4K è ottima, la stabilizzazione buona per tutti i sensori.

Abbiamo però sentito la mancanza di un tele, anche solo un 2x ottico non avrebbe guastato. Invece LG ha sviluppato ben 2 super-grandangoli, infatti lo zoom è digitale fino a 10x e una delle due camere super-wide è sfruttabile esclusivamente in modalità Gimbal Motion Camera, attivabile con un semplice utilizzo “ad ala” dello smartphone, aprendo il meccanismo a cerniera.
Così lo si impugna nella parte inferiore dove si ha accesso ai controlli quali: joystick per spostarsi all’interno della visuale catturata dal sensore (croppata per ovvi motivi); 3 modalità gimbal differenti quali FVP (simula una visuale in prima persona), PF (blocca il tilt), F (blocca le rotazioni verso destra/sinistra); modalità Blocco (staziona nel punto di interesse al centro dello schermo); modalità Dual Recording, registra sia con popup camera che sensori posteriori effettuando un split screen o picture in picture, salvando tutto in unico file o in due separati.
Durante l’uso della Gimbal Motion Camera è consentita la registrazione solo in FHD a 30 fps.

Vengono poi fornite 3 opzioni di cattura audio: Base (classica), ASMR (si concentra su suoni/rumori), Bokeh vocale (si concentra sul sonoro dei soggetti in primo piano).

Batteria

È facile rimanere perplessi apprendendo come la capacità della batteria sia di soli 4000 mAh nonostante le dimensioni generose della scocca. Non dimentichiamo però lo spazio sottratto alla batteria dalla cerniera: non poco.

Nonostante il chipset sotto la scocca non sia un top di gamma, i nostri risultati si sono attestati in media sulle 5 ore di schermo attivo con uso medio e always-on attivo.
Che l’autonomia non sia un punto di forza l’abbiamo capito ma ci saremmo aspettati maggior ottimizzazione software. Anche qui però è da considerare la presenza del secondo schermo: l’abbiamo sfruttato saltuariamente durante i test ed è lecito imbattersi in una scarica più repentina del normale.

Supporta ricarica rapida Quick Charge 4.0+ fino a 25 W oltre a quella wireless.

Connettività

Oltre alle classiche reti 4G è presente il supporto 5G. Nulla da segnalare se non una ricezione nella media, senza eccellenze ma nemmeno rinunce.

Immancabili poi i chip WiFi dual band, Bluetooth 5.1, GPS dual band, NFC e l’ingresso USB C 3.1. Il vano SIM è combinato, dunque inserendo una microSD si perderà il dual SIM e viceversa.

In conclusione

Date specifiche, concept e prezzo è chiaro come LG Wing si proponga ad un pubblico appassionato e curioso di sperimentare un nuovo utilizzo mobile.

Al di là di ciò, il Wing sa anche essere “normale” camuffando la sua vera natura tutt’altro che da prototipo quanto da idea ben realizzata e certamente sperimentale lato esperienza d’uso ma l’utilizzo appropriato è a due schermi, come è stato pensato in origine.

Wing vola, o meglio, ci fa volare? Diremmo di sì, se è chiaro cosa se ne vuol fare e si è amanti dell’innovazione.

Altre offerte

Pagella

7.5
Design
9
Funzionalità
7
Prestazioni
8.5
Fotocamera
6
Batteria
7.6