Realizzare uno smartphone da Gaming non è facile, realizzarne di così completi come il nuovo Asus Rog Phone 6 Pro lo è ancora meno ma un’altra volta la casa taiwanese è riuscita a stipare il meglio della tecnologia nel corpo di uno smartphone pensando ad un solo obiettivo: offrire la miglior esperienza di gioco mobile sul mercato.

Sono ormai diversi anni che la serie Rog Phone spicca fra tutti gli altri marchi, la ricetta vincente è sempre la stessa: curare al massimo l’aspetto delle prestazioni e della dissipazione del calore, puntare sui tre punti cardine della multimedialità (per catturare letteralmente i nostri 3 sensi quali la vista, l’udito e il tatto) e in ultimo offrire un set software e hardware che arricchisca sempre più l’esperienza d’uso.

Scopriamo più nel dettaglio pregi e difetti della nuova macchina da guerra di Asus, in arte Rog Phone 6.

Video recensione ASUS ROG Phone 6 Pro

Confezione di vendita

All’interno della confezione di vendita troviamo:

  • Caricatore USB C da 65W;
  • Cover sagomata in plastica e gomma semi-rigida;
  • Spiletta per il vano dual nanoSIM (senza espansione di memoria);
  • Adesivi variegati con grafica ASUS/ROG;
  • Manualistica varia.

Per chi decide di pre-ordinare Asus Rog Phone 6 è poi inclusa in omaggio la AeroActive Cooler 6.

Design e materiali

Asus Rog Phone 6 Pro è disponibile solo in colorazione Bianca, mentre la versione senza standard anche in nero. Si tratta di un design accattivante, ovviamente per il pubblico di riferimento cui è destinato. Così come i precedenti, un aspetto vistoso ma non troppo, con alcune chicche come i LED RGB e il display posteriore che possono far piacere sia al più nerd, sia a chi lo è di meno perché può sfruttato per essere avvisato di una notifica o una chiamata in arrivo.

Restano invariate le peculiarità negative in termini di ergonomia: è uno smartphone pesante, 239 grammi, e ingombrante, dove la casa ha scelto di non andare a limare le dimensioni probabilmente per evitare di dover arrivare a compromessi su batteria e temperature. Nulla di diverso rispetto al passato insomma anche riguardo la scivolosità complessiva, d’obbligo insomma dotarlo di cover tra l’altro in confezione ce n’è una forata e sagomata ma c’è anche un bumper case decisamente ben più protettivo e con retro trasparente per tenerlo sempre in bella mostra.

In tutti i casi il telefono al tatto conferisce ottime sensazioni di solidità e resistenza: è realizzato in vetro mentre il frame in metallo satinato, peccato non sia certificato IP68 ma si fermi a IPX4.

Lungo i lati è diverso dagli altri: partiamo da quelo destro dove presenta, oltre al tasto power e al bilanciere del volume, anche gli AirTriggers che poco differiscono rispetto allo scorso anno, anche perché tutto sommato perfetti così. Non sporgono dalla scocca essendo di tipo touch e possono essere utilizzati sia per un singolo o multi tocco, ad esempio suddividendo in due porzioni ciascun tasto, oppure utilizzati anche per swipe e scorrimento.

Sul lato inferiore poi c’è la prima porta USB Type-C e il foro da 3,5 mm per le cuffie, quest’ultimo ormai introvabile sulla fascia alta, mentre sul lato sinistro la seconda porta USB Type-C, perfetta per collegare degli accessori o per ricaricare lo smartphone mentre si gioca senza avere ingombri e fastidi.

Resta la piccola chicca del LED di notifica e resta anche lo squeeze del telefono, ovvero due superfici laterali sensibili alla pressione per attivare o disattivare velocemente la modalità X, ovvero quella che spinge le performance al massimo.

Display e audio

Frontalmente l’unica cosa che stona sono le spesse cornici attorno al display, potremmo definirle anacronistiche ma in uno smartphone da gaming a nostro avviso sono quasi necessarie per avere una presa salda quando si usano anche gli air trigger o accessori hardware. La fotocamera infatti è esterna e non interrompe l’ampio display  AMOLED da 6.78″ FHD+ con refresh rate variabile fino a 165 Hz prodotto da Samsung. È uno schermo di altissima qualità, lo si vede grazie alla scheda tecnica ma ancor di più guadandolo.

Ulteriori punti di forza sono i 720 Hz di refresh del tocco accoppiati ai 23 ms di latenza del touch che rendono ROG Phone 6 spiccatamente reattivo nel riconoscere tap e gesture. Tutte caratteristiche essenziali per massimizzare l’esperienza in gioco. In termini di luminosità è più che soddisfacente con 1200 nits di picco massimo.

Sotto di esso poi è presente il principale metodo di sblocco ovvero il sensore di impronte digitali, non il più veloce sul mercato ma reattivo il giusto.

Audio

I due speaker simmetrici frontali a 5 magneti curati da DIRAC con tanto di amplificatore Cirrus Logic svolgono molto bene il loro lavoro offrendo un’ottima spazialità, volume massimo nella media, bassi presenti e medie frequenze non coprenti, alti nitidi. Nel complesso un buon lavoro a pieno supporto anche di un uso multimediale oltre che gaming, confermando nuovamente la versatilità di ROG Phone sotto questi due fronti.
In caso però dovessimo trovarci all’aperto basta attivare la modalità “esterni” per aumentare ulteriormente il volume massimo sacrificando parte delle basse frequenze.

Il tutto è comunque regolabile dalle impostazioni, in quanto DIRAC consente di equalizzare il sonoro a piacimento e di scegliere tra 4 differenti preset.

Potenza e gaming: ci siamo eccome!

Tutto questo offre un’esperienza sensoriale di livello: le immagini scorrono in maniera fluida e veloce sullo schermo, l’audio è avvolgente e di impatto, il feedback di vibrazione presente e impattante. Ciò è visibile non solo in gaming ma anche durante l’utilizzo classico dello smartphone, nel passaggio da un’app all’altra al semplice scroll del feed di Instagram dove, al netto di qualche incespicamento delle app stesse, tutto scorre liscio.

Questo è possibile grazie alla qualità dei componenti hardware di questo smartphone, così come del processore dove per la prima volta vediamo montare il nuovissimo Qualcomm Snapdragon 8+ Gen 1, una versione ancor più performante della variante classica. Un processore che si comporta ovviamente bene anche su titoli molto pesanti anche grazie al supporto di ben 18 GB di memoria RAM LPDDR5 e alla memoria interna da 512GB di tipo UFS 3.1, non supporta l’espansione di memoria ma il quantitativo dovrebbe essere più che soddisfacente.

La disposizione dei componenti hardware all’interno dello smartphone è stata scelta maniacalmente, il tutto per ridurre al minimo il rischio di surriscaldamenti. Così è perché a differenza del modello precedente, che però aveva anche un processore meno entusiasmante lato temperature, soddisfa a pieno le aspettative. Sono infatti rari i casi di surriscaldamento, quasi da far diventare inutile la Air Cooler 6 ovvero la ventola accessorio che si può attaccare sul retro dello smartphone così da raffreddarlo.

Anche questa tra l’altro è stata rinnovata e ha un chip integrato col compito di variare l’azione di raffreddamento in base alle necessità, parlando con lo smartphone tramite la porta USB Type-C.

Software e chicche dedicate

Che ROG Phone 6 sia un telefono diverso dagli altri lo si capisce da fuori, dalla confezione, fino al software, curato nel dettaglio per offrire la miglior esperienza gaming possibile. A bordo di ROG Phone 6 Pro c’è Android 12 con ROG UI.

Ma parliamo di uno smartphone prettamente gaming, non pecca di ulteriori funzionalità software (e aggiunte hardware) dedicate solo a lui, come quelle elencate di seguito:

Armoury Crate

L’app Armoury Crate permette di gestire abilmente molti settaggi specifici per ciascun gioco, come il controllo aggressivo o meno di temperatura, performance CPU, GPU e RAM, sensibilità e precisione del touch oltre a varie ottimizzazioni visive come anti-aliasing, filtraggio e dettaglio texture, frequenza di refresh del display.

Anche le ottimizzazioni del sistema sono regolabili, scegliendo tra preset più bilanciati, conservativi o alla massima potenza come la Modalità X. Ogni preset è modificabile sfruttando pressoché gli stessi parametri descritti in precedenza utilizzabili per i vari giochi installati.

Rispetto alla precedente versione è ora più facile destreggiarsi tra le varie impostazioni seppur sia stata rimossa qualche chicca da nerd. Interessante invece la sezione dedicata alla lista dei giochi che supportano i vari livello di refresh rate, così da avere un punto di riferimento.

Game Genie

Questo tool si rende disponibile durante l’esecuzione di giochi. Con uno swipe da sinistra a destra si può accedere a toggle e settaggi rapidi per visualizzare info come fps, batteria, carico CPU e GPU, velocizzare il telefono, registrare nuove macro o lo schermo del ROG Phone, mappare gli AirTrigger.

AeroActive Cooler 6

Venduto a 89,99€ questo primo accessorio è abbinabile a ROG Phone 6 e ha lo scopo di abbassare le temperature limitando thermal throttling, sovraccarichi eccessivi di componenti interni e batteria.

Si aggancia sul retro del device e aggiunge 4 pulsanti fisici per la simulazione di tap su schermo a destra/sinistra mentre si è in game, inoltre aggiunge 1 ingresso jack 3,5mm, il piedistallo in plastica per mantenere il telefono in landscape e logo ROG retroilluminato LED RGB.

Inoltre la ventola quando è collegata muta la Modalità X attiva sul telefono in Modalità X+, mentre sempre dall’app Armoury Crate è possibile regolare manualmente gli rpm, se non si desidera lasciare questo compito al sistema. Interessante come, quando è in uso il microfono, la ventolina cessi di funzionare per non ostacolare un buon audio in cattura.

ROG Kunai 3 gamepad

Anche questo gadget è venduto separatamente a 119,99€ e il concetto di funzionamento è simile a quello di Nintendo Switch. È composto da una parte centrale munita di USB C al quale sono assicurati ai lati i 2 controller destro e sinistro.

Viene fornito anche di una sagoma in plastica che trasforma il tutto in un controller di gioco, proprio come accade con la Switch. Inoltre una cover apposita da assicurare a ROG Phone 5 permette di agganciare ai lati del telefono i due controller mobili, così da utilizzare questo apposito setup facendo a meno dell’uso del touch.

I pulsanti a disposizione sono molti, sia da sfruttare in gioco che in una banale navigazione del sistema e il gamepad può connettersi sia al telefono in modo wired che via bluetooth, peccato non tutti i titoli siano compatibili con questo accessorio.

Batteria

La configurazione è a doppia batteria da 3000 mAh ciascuna, per un totale di 6000 mAh. Con il caricatore HyperCharge 65W in confezione occorre attendere 40 minuti circa per una ricarica completa, con ASUS che si è impegnata particolarmente nel contenere le temperature durante questa fase delicata.

Lato software permangono le numerose possibilità offerta da ASUS nel gestire oculatamente la fase di ricarica come la “modalità lenta” per non stressare eccessivamente la batteria o la possibilità di limitare la ricarica all’80% o 90%, nel tentativo di allungare la vita utile.

La durata della batteria invece dipende particolarmente dell’utilizzo che si fa dello smartphone, tutto sommato porta sempre a termine la giornata tipo con oltre 6 ore di schermo acceso ma ovviamente più si spingono verso l’alto le prestazioni e le peculiarità di questo smartphone, più sarà alto il consumo energetico.

Fotocamere

Dove Asus punta ovviamente di meno è sul comparto fotografico che però riceve miglioramenti interessanti dal punto di vista hardware. Il sensore principale infatti è il 50 megapixel IMX 766 mentre la ultra-grandangolare è da 13 megapixel, ha poi un terzo sensore macro e una fotocamera da 12 megapixel frontale.

Un set dunque non di poco conto ma che all’atto pratico non raggiunge risultati entusiasmanti. Anche in condizioni di buona luce può insorgere un fastidioso effetto mosso nelle foto. Non ci ha poi particolarmente stupito la taratura colore, in più occasioni poco precisa. Segno questo che ad essere lacunoso è il software della fotocamera che necessita di evidenti miglioramenti da parte dell’azienda. Lato hardware però non manca nulla, speriamo che con aggiornamenti futuri Asus abbia modo di migliorare sensibilmente questo aspetto.

I video arrivano fino all’8K 24 fps e quello su cui sono forti è la stabilizzazione.

Connettività

La reattività dei dati wireless è fondamentale nei giochi multiplayer competitivi online. Ecco perché ROG Pone 5 è munito di WiFi 6E con 2×2 MIMO oltre a Bluetooth 5.2, GPS a doppia frequenza e NFC per i pagamenti.

In conclusione

ASUS ROG Phone 6 è disponibile nella versione base a 1099 Euro con 12/256GB di memoria e 1199 Euro con 16/512 GB, mentre la versione Pro viene offerta a 1399€ per con 16/256GB di memoria. Prezzi che salgono leggermente rispetto al precedente modello, in parte giustificati comunque da un miglioramento tecnologico interessante.

L’unico aspetto debole di Asus Rog Phone 6 Pro come da aspettative è il comparto fotografico, tutto sommato non particolarmente rilevante per chi è alla ricerca di uno smartphone dove consumare sessioni di gioco a non finire, è pur vero però che superata la soglia dei 1000 Euro il pacchetto deve essere completo e, in questo caso, è sufficiente un miglioramento lato software (atteso a dirla tutta anche dalle precedenti generazioni) mentre continuerà a sentirsi la manca della ricarica wireless e una certificazione acqua e polvere di maggior livello.

Asus Rog Phone 6 Pro si conferma ancora una volta come il miglior smartphone da gaming sul mercato, alzando ancora una volta l’asticella.

È disponibile all’acquisto sul sito ufficiale Asus.

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Pagella

7
Design
10
Funzionalità
10
Prestazioni
6.5
Fotocamera
7.5
Batteria
8.4