Recensione GravaStar Alpha65 – Con tutti i dispositivi elettronici che abbiamo in casa, è facile che il caricabatterie sia sempre impegnato, vuoi per lo smartphone, vuoi per il tablet. E così a volte diventa complicata anche un’operazione così, soprattutto se lo smartphone che avete appena acquistato non aveva un carica batterie nella confezione di vendita.

Cresce infatti il numero di produttori che, per risparmiare o per perseguire i propri obiettivi in tema di sostenibilità, decidono di non inserire in alimentatore insieme al nuovo smartphone. Diventa dunque indispensabile munirsi di un carica batterie dotato di più porte di ricarica, così da poter caricare allo stesso tempo diversi dispositivi, magari con potenze diverse.

Sul mercato ci sono tantissime alternative ma oggi voglio parlarvi di una che non può assolutamente mancare in casa vostra, soprattutto se vi piace la fantascienza e gli anime giapponesi, da cui questo Gravastar Alpha 65 sembra uscire. Vi ho già parlato in passato dei prodotti Gravastar, caratterizzati da un design unico nel suo genere (qui la recensione di Gravastar Mars Pro) e il nuovo dispositivo non fa eccezione in quanto a originalità.

GravaStar Alpha65, stile unico

Se vi piacciono gli anime giapponesi avrete già trovato qualche somiglianza tra il design e GravaStar Alpha65 e qualche film o serie degli anni 80 e 90. Personalmente ho ripensato subito a Patlabor, un progetto multimediale nato nel 1988 composto da manga serie OAV, serie TV e lungometraggi. In particolare la forma dell’antenna è di fatto la stessa vista sugli Ingram, i robot usati dalla speciale forza di polizia, ma sono certo che ci siano altri manga o film di fantascienza in cui si è vista una soluzione del genere.

Qualcuno potrebbe trovare il design leggermente tamarro ma un vero appassionato di sci-fi non può, a mio avviso, non amarlo e trovarlo invece carino e amichevole. Oltre alle due antenne (puramente decorative) che possono essere rimosse facilmente grazie al sistema magnetico che le tiene al loro posto, sono presenti due gambe meccaniche che permettono di far letteralmente sedere o rimanere in piedi il caricabatterie. Se avete una ciabatta con prese cinesi, vi basta estrarre i due connettori e ripiegare le gambe, per far “sedere” Alpha65 sulla multipresa.

Se al contrario volete utilizzare l’adattatore italiano presente nella confezione di vendita, vi basta estendere le due gambe, con due punti di snodo, per adattarlo a prese a muro o multiprese italiane.

Mi hanno particolarmente convinto anche le dimensioni molto contenute, grazie all’utilizzo della tecnologia GaN (nitruro di gallio) che permette di realizzare carica batterie molto efficienti in spazi ridotti, senza alcun compromesso.

Dal punto di vista tecnico GravaStar Alpha65 accetta tensioni in ingresso da 110 a 240 volt, per cui è utilizzabile in qualsiasi Paese, ottimo anche se andate in vacanza all’estero, con un assorbimento in ingresso di 1,5 A. Tre sono le porte in uscita, una USB-C da 65 watt, una USB-C da 20 watt e una USB-A da 18 watt, ciascuna con la potenza serigrafata in bella mostra per non sbagliare.

La potenza cala ovviamente se vengono utilizzate più porte in contemporanea, in particolare 45W + 20W utilizzando entrambe le USB-C, 45W + 18 W utilizzando la prima USB-C e la USB-A, 15W utilizzando la seconda USB-C e la USB-A e 45W + 15W utilizzando tutte e tre le porte contemporaneamente.

Una soluzione che permette comunque di caricare rapidamente uno smartphone anche quando avete collegato un tablet e uno smartwatch, o due smartphone contemporaneamente. Sono supportati i principali protocolli di ricarica rapida, come QC3.0, PD2.0, PD3.0 e numerosi altri, per cui potete collegarci qualsiasi dispositivo abbia una richiesta inferiore o uguale a 65 watt.

Potete acquistare GravaStar Alpha65 sul sito ufficiale a 69,95 dollari (circa 64 euro al cambio attuale) anche se per avere le spese di spedizione gratuite dovrete superare i 70 dollari. Può essere utile, ad esempio, aggiungere uno o più cavi USB-C da 1,5 metri, indispensabili per ricaricare i vostri dispositivi elettronici e certificati per supportare fino a 100 watt di potenza.