Il trend del 2021 è ormai evidente, alcuni brand produttori di smartphone stanno infatti rimuovendo i caricabatterie dalla confezione di vendita dei prodotti di punta. Dopo l’annuncio di Apple durante la presentazione dei nuovi iPhone si è alzato un polverone che ha visto come protagonisti in primis i competitor e in secondo luogo i poveri clienti. Purtroppo però nonostante si professassero contrari anche Samsung ha seguito la stessa linea, via quindi il caricatore dalle confezioni di S21. Tutti coloro che andranno ad acquistare un nuovo dispositivo nel corso dell’anno è probabile che dovranno acquistarlo quindi separatamente, ma quale dobbiamo acquistare?

Oggi cercheremo di far chiarezza insieme proprio su questo importante argomento, valutando pro e contro di soluzioni commerciali e spiegando anche il perchè celato dietro la rimozione dei caricabatterie da parte dei vari produttori.

Video sulla scelta del caricabatterie

Via il caricabatterie, la verità dietro la decisione

Sono ormai già 3 i produttori che hanno rimosso il caricabatterie dalla confezione di vendita dei propri smartphone. Come anticipato dopo la mossa di Apple i primi a seguire il trend del nuovo anno sono stati Samsung e Xiaomi con i loro due ultimi flagship. Tra le motivazioni messe in campo c’è stata in prima battuta la volontà di rispettare l’ambiente, quando sappiamo che purtroppo non è l’unica.

Il vero risparmio per le aziende è in termini logistici, le confezioni più piccole infatti oltre a costare meno occupano anche meno spazio. Questo si traduce in un notevole incremento dei volumi di spedizione, senza di fatto avere la necessità di spedire più volte. Anche l’aspetto economico non è tuttavia da sottovalutare. Gli smartphone moderni sono sempre più ricchi di tecnologia, aspetto che non può non incidere sempre più sul portafoglio dei poveri clienti.

Se facciamo caso al listino prezzi dello scorso anno, noteremo come la variazione è minima e nel caso di Samsung è addirittura al ribasso. Molti clienti potrebbero effettivamente averla presa male, fortunatamente molti rivenditori hanno trovato una valida soluzione. Amazon ad esempio include nel prezzo del nuovo Galaxy S21 anche il caricabatterie senza alcun tipo di sovraprezzo.

Come scegliere il caricabatterie

Qualora però decidessimo di acquistare in autonomia il caricabatterie a cosa dovremmo stare attenti?

Come avrete senz’altro notato su tutti i caricatori in commercio è presente una dicitura in W (Watt) che è spesso 18,20 o 30, giusto per dire qualche numero a caso. Sono poi presenti anche altri acronimi come A o Ah e V (volt), insomma cerchiamo di capire cosa stanno a significare e come effettivamente influenzano la carica del nostro smartphone.

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Il Watt è un unità di misura della potenza e il suo valore si ottiene moltiplicando gli Ampere (A) per i Volt (V). Quest’ultimi sono invece l’unità di misura del potenziale elettrico e sugli smartphone moderni possono essere 5, 9 o addirittura 12. Chiaramente prima di prendere un caricabatterie, nonostante la maggior parte siano adattivi è bene controllare le specifiche del produttore. Gli Ampere, spesso anche scritti come Ah o milliampere rappresentano l’intensità della corrente elettrica, quindi banalizzando la velocità di ricarica del vostro dispositivo. Chiaramente anche in questo caso il tempo di carica varierà in base alle specifiche imposte dal produttore, quindi non è detto che un amperaggio maggiore comporterà un minor tempo collegato al caricabatterie.

Molti smartphone moderni sono inoltre dotati di ricarica rapida, e qui purtroppo c’è da fare una distinzione. Se la ricarica rapida non è proprietaria nessun problema, con la Quick Charge di Qualcomm ad esempio potremo utilizzare qualsiasi caricabatterie compatibile. Il discorso cambia nel caso utilizziate uno smartphone di Oppo o Oneplus che presentano una ricarica proprietaria che funziona solo ed esclusivamente con il caricatore originale.

Qualora vogliate andare sul sereno un caricabatterie con un output 5V 2A avrà la massima compatibilità con quasi tutti gli smartphone, se poi volete osare un po vi consigliamo di provare un 5V 4A. Ovviamente come abbiamo già detto verrà erogata la corrente in base al dispositivo collegato, ad esempio il caricabatterie Warp di Oneplus 8T non erogherà 65W a meno che non si stia caricando il suddetto dispositivo. Se andrete a collegare altro la potenza verrà ridotta fino alla massima supportata dal telefono collegato, erogando quindi 15, 27, 36 o 45W.

Alcuni caricabatterie consigliati

Per aiutarvi a scegliere abbiamo selezionato su Amazon 3 caricabatterie di terze parti che potrete usare su qualsiasi smartphone, vediamo quali sono.

Anker PortIII Nano

Lui è il più piccolo dei tre e proprio per questo lo consiglio a qualsiasi tipo di utente. La ricarica massima è di 20W (su Amazon.it) e utilizza una porta di collegamento USB di tipo C. Se siete possessori di iPhone o Samsung lui è quello che fa per voi.

RavPower

Saliamo a 30W ed ecco questo fantastico RavPower (su Amazon.it) con doppia porta di ricarica. In realtà la potenza massima è splittata in due, erogando 18W dalla porta principale e 12 da quella secondaria, ma permettendo ugualmente di caricare in maniera rapida due dispositivi alla volta.

Choetech Wireless

Se avete uno smartphone compatibile e lavorate spesso alla scrivania questo caricabatterie wireless (su Amazon.it) fa al caso vostro. E’ abbastanza sobrio dal punto di vista estetico ma funziona come stand per mantenere il vostro device in posizione verticale. La ricarica è da 10W, non troppo veloce e nemmeno troppo lento.

Dai anche un occhio alla nostra guida ai migliori caricabatterie wireless.

In Conclusione

Visto che l’argomento prima o dopo vi toccherà con mano abbiamo deciso di essere un po più tecnici e speriamo vivamente di aver fatto chiarezza. E’ ovvio che non esista una ricetta magica per scegliere il caricabatterie migliore, ma con le nozioni teoriche che vi abbiamo dato dovreste essere in grado di districarvi in questo mondo di ricariche lente e veloci.