Gli sforzi compiuti da aziende come Qualcomm – che sul suo Snapdragon 835 ha integrato una scheda di rete capace di raggiungere il gigabit per secondo – sono in buona parte vanificati dall’assenza di infrastrutture adeguate a supportare tali velocità. Un impulso all’evoluzione arriva dal provider Everything Everywhere il cui 4G può superare i 750 Mbps.

Ovviamente si tratta della massima velocità teorica, cioè raggiungibile in condizioni talmente rosee da poter definire ideali senza timore di essere smentiti. L’operatore inglese tuttavia ha fatto un ottimo lavoro anche in condizioni di utilizzo reali registrando picchi di 428 Mbps sia a Londra che a Cardiff, dove l’infrastruttura è già operativa. E nel panorama dello storico stadio di Wembley ha dimostrato con Qualcomm quanto possa essere utile nel quotidiano un collegamento fulmineo, ad esempio nel caso in cui si debbano scaricare file pesanti archiviati in cloud.

Ma cos’altro si può fare con collegamenti tanto rapidi? La risposta la dà Sony, presente al test, che grazie ai suoi display in 4K (vedi XZ Premium) ha confermato come si possa godere di contenuti in Ultra HD come quelli di Netflix anche in mobilità e senza patire il minimo rallentamento.

Nell’intero parco smartphone odierno soltanto Samsung Galaxy S8, HTC U11 e Sony XZ Premium supportano LTE Gigabit, ma appare ormai chiaro quanto il futuro passi da velocità di navigazione sempre più elevate. La speranza è che anche gli operatori nostrani recepiscano il concetto in tempi brevi.