La contrazione delle vendite dovuta alla pandemia di COVID-19 non sta risparmiando alcun settore, men che meno quello tecnologico. Così secondo le ultime voci Samsung ad esempio avrebbe alzato la guardia, ascoltando in una conference call le opinioni dei propri analisti sulle possibili strategie da mettere in atto per proteggere il business.

Secondo quanto raccontano dalla Corea, durante la chiamata sarebbero state discusse le vendite dei recenti Samsung Galaxy S20, risultate inferiori del 40% rispetto a quanto avevano fatto lo scorso anno i predecessori in un contesto però profondamente diverso.

Gli analisti comunque non vedono una chiusura d’anno rosea per Samsung Electronics, ed hanno rivisto al ribasso le proprie aspettative. Anche le vendite di elettrodomestici, prodotti wireless e display subiranno una contrazione, mentre c’è fiducia sul fatto che Samsung possa mantenere la propria leadership sul settore – ampio – dei semiconduttori.

Di riflesso è stato già concordato un sacrificio ai dipendenti locali dell’azienda: l’aumento salariale per il 2020 è passato dal +3,5% del 2019 all’attuale +2,5%, un calo già discusso con i sindacati. Stessa sorte per i dipendenti di LG che nel 2020 guadagneranno il 3,8% in più dell’anno precedente rispetto al +4,3% previsto inizialmente. Anche in questo caso la variazione è stata concordata con i rappresentanti sindacali.

Le precedenti indiscrezioni avevano segnalato come il modello più richiesto con oltre il 50% dei preordini della linea fosse Samsung Galaxy S20 Ultra 5G, nonostante il prezzo adatto alle tasche di pochi. Gli utenti più affezionati alla Casa asiatica devono aver apprezzato le dimensioni generose del display e la dotazione fotografica di prim’ordine del più costoso tra i flagship di Samsung.

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