Samsung Galaxy Note 8 è un vero successo, parola dell’azienda. Ad impressionare sono le cifre, nonostante l’esborso richiesto al preordine abbia raggiunto vette mai esplorate da nessun device del gigante coreano. 999 euro in Italia e almeno 930 dollari negli States, record per gli smartphone Android al pari del numero di acquisti “a scatola chiusa”.

Rispetto al Galaxy Note 7 i preordini sono due volte e mezza superiori, con circa 650 mila Galaxy Note 8 prenotati su un complesso di 40 mercati sparsi in tutto il mondo. Una risposta iniziale da parte del pubblico “molto incoraggiante” a detta di DJ Koh, presidente della divisione smartphone di Samsung Electronics. E non potrebbe definirsi altrimenti.

Successo che potrebbe ripagare in parte l’azienda dei milioni di dollari svampati insieme alle batterie di Galaxy Note 7, vicenda questa che avrebbe potuto decretare la morte del marchio Note a causa delle ferite riportate in termini d’immagine.

Un esame più attento della questione, secondo lo stesso DJ Koh, condotto tra 5000 aficionados ha tuttavia chiarito che l’85% di essi non aveva perso fiducia nel sub-brand: da qui la scelta di proseguire sulla strada di sempre.

Un Koh entusiasta ha aperto una finestra sui piani futuri. È oggetto di valutazione il lancio di uno smartphone pieghevole nel 2018, ma la scelta finale sarà ovviamente subordinata alla reperibilità delle tecnologie necessarie alla realizzazione di un progetto tanto ambizioso.

Vai a: LG V30 potrebbe avere un prezzo più “aggressivo” per contrastare Galaxy Note 8