Anche se il problema delle batterie esplosive di Samsung Galaxy Note 7 è stato di portata globale e potenzialmente deleterio per il colosso sud coreano, le conseguenze sulla fidelizzazione degli utenti non sembrano così gravi come si sarebbe potuto pensare, anche se le traversie non sembrano essere ancora finite.

Il 90% degli acquirenti originali ha voluto concedere una seconda chance al phablet sud coreano, accettando la sostituzione a parte di Samsung. Branding Brand, una società di indagini di mercato statunitense, ha voluto condurre un sondaggio su un piccolo campione di utenti Samsung, 1000 in tutto, ottenendo risultati leggermente differenti.

Il 34% degli utenti intervistati ha affermato di voler cambiare brand di smartphone per il prossimo acquisto, nella maggior parte dei casi (57%) rimanendo nel mondo Android, mentre una buona parte ha affermato di volersi rivolgere ad un iPhone (34%).

Gli utenti che affermano di voler rimanere fedeli a Samsung, dimostrandosi pronti a ricomprare un Samsung Galaxy Note 7, lo farebbero principalmente per pigrizia, in quanto non vorrebbero dover imparare ad utilizzare uno smartphone con un’interfaccia diversa.

Tra le altre ragioni per esprimere la propria fedeltà al brand troviamo la batteria, lo stile e la possibilità di personalizzare l’esperienza utente. Il caso delle batterie sembra quindi aver intaccato in minima parte la fiducia degli utenti e il richiamo globale di Galaxy Note 7, costato una fortuna al produttore sud coreano, sembra aver dato i suoi frutti.