Un brutto colpo per Samsung sul fronte della guerra con Apple riguardo i brevetti sul design dei propri dispositivi. Samsung non si è mai mostrata propensa a variare lo stile dei propri prodotti, nonostante le accuse di Apple, con operazioni tra il provocatorio ed il “menefreghista”, ma questa volta il suo atteggiamento ha portato a delle conseguenza infauste. Nella giornata di ieri, infatti, la corte del distretto di Düsseldorf ha promulgato un’ingiunzione preliminare contro la distribuzione e la pubblicizzazione del Galaxy Tab 10.1 della casa coreana, con valenza in tutto il territorio europeo ad eccezione dei Paesi Bassi (dove è in atto un procedimento parallelo sulle medesime questioni). L’ingiunzione ha effetto immediato in Germania, mentre per gli altri Paesi europei potrebbero passare dei giorni prima che l’ingiunzione venga registrata. I vertici di Samsung potrebbero essere multati di 350 mila euro, ed eventualmente incarcerati, se violassero l’ingiunzione; pertanto, se voleste acquistare un Galaxy Tab 10.1, vi conviene affrettarvi o comprare online. Si dice che il blocco sia già operativo anche nel Regno Unito.

 

Samsung Galaxy Tab 10.1, fonte Samsung

Samsung potrà presentare ricorso, ma in ogni caso passerà qualche settimana prima che si deciderà a riguardo. Apple ha avuto gioco facile nel presentare la sua istanza al tribunale di Düsseldorf, che a quanto pare è piuttosto accondiscendente nei confronti di chi presenta reclami di infrazione di brevetti. Basti pensare che circa la metà delle cause sulla violazione di brevetti nell’Unione Europea viene processata nella suddetta corte tedesca.

Questa tegola per Samsung cade poco dopo che, a causa di un’altra richiesta di Apple in Australia, lo scorso 3 agosto si è vista costretta a ritardare indefinitamente il lancio del Galaxy Tab 10.1 nella terra dei canguri, nell’attesa dello sviluppo di una versione specifica per quel Paese.

Il tablet di Samsung è molto apprezzato come dispositivo in sé, quanto a componentistica hardware e a potenzialità software grazie ad Honeycomb nella versione 3.1, e sebbene si possa subito notare che il rapporto dello schermo widescreen è palesemente diverso dal classico 4:3 di iPad/iPad 2, e che in generale in una forma rettangolare con spigoli arrotondati ci sia ben poco di originale e di copribile tramite brevetti, è anche vero che le somiglianze del prodotto Samsung con quello Apple si spingono ben oltre e in maniera del tutto “gratuita”, partendo dallo spinotto multiuso per la connessione del dispositivo al computer e per la ricarica, per arrivare al packaging del prodotto. Addirittura un accessorio come la cover protettiva risulta eccessivamente “ispirato” alla controparte di Cupertino.

Sicuramente per Samsung questo è un brutto colpo che gli costerà parecchi mancati guadagni nella distribuzione del suo ultimo tablet, per non parlare degli eventuali costi, in tempo e in denaro, che potrebbe dover sostenere per ridisegnare il suo dispositivo prima di poterlo ripresentare sul mercato. In molti hanno criticato Samsung per questa eccessiva e non necessaria copiatura dei suoi prodotti da quelli Apple: i dispositivi della casa coreana si sono spesso distinti per la qualità del loro hardware e mai è parso fondamentale, per il loro successo commerciale, che il design fosse così simile a quello di iPhone e iPad. Con un fatturato oltre 4 volte quello di Apple, a Samsung non sarà difficile assumere un’équipe di validi designer: sarà questa la volta buona che cambierà rotta e punterà su un proprio stile caratteristico?