Anche se non sono proprio queste le parole utilizzate, il concetto è abbastanza simile. Dopo che il giudice aveva dato ad Apple la possibilità di vedere i prodotti Samsung, questa ha replicato dicendo di voler vedere i nuovi prodotti della casa della mela. Con una mossa che sa molto di “occhio per occhio, dente per dente”, Samsung ha infatti chiesto che Apple le mostri i nuovi iPhone ed iPad.

Come è possibile notare nell’immagine qua sopra, Samsung parla esplicitamente di “iPhone 4S, iPhone 5 o altro nome”, nonchè di “iPad 3, iPad Terza Generazione o altro nome”. La richiesta comprende anche le confezioni con cui i prodotti saranno venduti all’utente finale e i contenuti delle confezioni stesse. Samsung giustifica questa richiesta asserendo che, avendo a disposizione i prodotti futuri di Apple, potrà evitare future bagarre giudiziare evitando di creare prodotti troppo simili a quelli della mela morsicata.

Questo tuttavia è possibile grazie all’assurdo sistema dei brevetti statunitense che consente di brevettare anche le linee generali del design di un prodotto, e consente ad Apple di far causa sulla base delle “linee morbide sul retro” dei dispositivi. Se da un lato è assolutamente vero che Samsung dovrebbe cercare di creare prodotti quanto più originali possibili, è anche vero che Apple fa causa per certi aspetti che sono ormai degli standard nel design dei prodotti di elettronica di consumo.

Vi porto il mio punto di vista, sperando di alimentare una discussione positiva e propositiva. Un esempio di “buon design” che Samsung ha proposto è il Galaxy Tab. Molti dicono che sia una copia dell’iPad, quando in realtà io trovo che i due dispositivi siano molto differenti. L’iPad è molto più “squadrato” e massiccio del Galaxy Tab e con un retro che è sì curvato, ma in tutta la superficie. Il Galaxy Tab è invece curvato solo in senso verticale, con i lati lunghi più sottili del centro. Inoltre il retro in plastica dura colorato differentemente dal resto (bianco) e leggermente sporgente dona un ottimo senso di robustezza e resistenza, contribuendo anche a dare un aspetto molto originale al tab. Questo aspetto è in comune con la serie Corby, che ha avuto un discreto successo e, pur essendo posizionata nella fascia bassa del mercato, ha saputo garantire una buona qualità a fronte di un prezzo piuttosto ridotto. Per quanto mi renda conto che il design dei Corby sarebbe ridicolo per uno smartphone di fascia alta utilizzato anche da manager e professionisti, Samsung dovrebbe puntare più sul suo design, che sia riconoscibile come design Samsung e non come una copia di Apple.

La ricetta per un successo ancor più accentuato dell’attuale deve risiedere in una ricerca dell’identità che non si consumi nell’appiattimento sul successo e sull’identità altrui, ma che faccia raggiungere una maturità tale da rendere unico ed immediatamente riconoscibile il brand al pubblico per la sua unicità e la sua innovazione anche in tema di design.