Recensione Samsung Galaxy S10+ – Abbiamo un nuovo riferimento nel mercato degli smartphone Android e si chiama Samsung Galaxy S10+, un super smartphone capace di incorporare tutto il meglio della tecnologia, un design curato nei piccoli dettagli, potenza, sicurezza e un software che porta all’estremo le potenzialità di Android.

Un piccolo capolavoro, capace di soddisfare anche i palati più esigenti ma nel quale non mancano alcune piccole sbavature, difetti di gioventù forse, ma che a oltre mille Euro di listino non possiamo tralasciare.

Vi raccontiamo tutto ciò che c’è da sapere nella recensione di Samsung Galaxy S10+.

Video recensione di Samsung Galaxy S10 Plus

Unboxing di Samsung Galaxy S10 Plus

In confezione troverete un alimentatore per ricarica rapida a 9V-1,67 A, un cavetto USB-USB Type C per ricarica e scambio dati, un adattatore da USB a Type-C, un adattatore da micro USB a Type-C e un paio di cuffiette AKG cablate (Samsung Galaxy S10+ è dotato di porta jack audio da 3,5 mm) di buona qualità.

Lo smartphone accetta fino a 15 Watt di potenza per la ricarica, uno standard elevato ma molto inferiore rispetto ai 40 Watt che abbiamo visto su Huawei Mate 20 Pro, nome che tornerà ancora in questa recensione. Per la cronaca ci vuole poco più di 1 ora e mezza per ricaricare completamente la batteria da 4100 mAh di Samsung Galaxy S10+.

Hardware & Connettività

Con la recensione di Samsung Galaxy S10+ arriviamo a parlare di scheda tecnica, completissima in una parola, non manca davvero nulla per ciò che può offrire attualmente la tecnologia, anche se rispetto al modello dello scorso anno si sono persi alcuni particolari interessanti, sacrificati per fare spazio ad un design più spinto.

Affrontiamo subito il discorso, non c’è più il LED di notifica (sostituito da un always on display studiato meglio), sparito anche lo scanner dell’iride (non ci sarebbe più stato nella parte frontale), eliminato anche il sensore di pressione force touch sotto il tasto home (il colpevole si chiama lettore ultrasonico di impronte digitali).

Archiviata la pratica “cattive notizie”, analizziamo l’hardware di Samsung Galaxy S10+ e partiamo dal processore, il nuovissimo Samsung Exynos 9820, octa-core costituito da 2 core Mongoose da 2.73 GHz , 2 core Cortex-A75 da 2.31 GHz e 4 core Cortex-A55 da 1.95 GHz Cortex-A55.
Il coprocessore grafico è una Mali G76 MP12, la dotazione di memoria è di ottimo livello e prevede un taglio base da 8 GB di RAM LPDDR4X abbinati a 128 o 512 GB di spazio d’archiviazione UFS 2.1, oppure 12 GB di RAM associati a 1 TB di memoria interna. In tutti i casi la memoria è ulteriormente espandibile con schede microSD fino a ulteriori 512 GB.

All’interno della scocca trovano posto i classici sensori di accelerazione, magnetometro, giroscopio e barometro, sotto il display ci sono anche un sensore di luminosità e di prossimità.
Samsung non ha rinunciato al lettore di battito cardiaco, come sempre inserito nel gruppo ottico posteriore a fianco delle fotocamere.

La novità più grande per Samsung Galaxy S10+ è il lettore di impronte digitali ultrasonico annegato sotto il display, è la prima volta che incontriamo questo tipo di soluzione tecnica ed è subito riuscita a convincere, leggermente più veloce e precisa dei lettori ottici, funziona anche quando il display è spento e non necessità di illuminare con luce verde il polpastrello per effettuare la lettura.
Altro risvolto positivo riguarda la sicurezza: questo tipo di scanner può infatti leggere in modo univoco la vostra impronta in tre dimensioni, analizzando anche le creste del polpastrello, rendendo praticamente impossibile ingannare il sistema.

Samsung ha anche integrato un sistema PUF (physical unclonable function) nel processore, capace di archiviare chiavi in piena compatibilità con la gestione delle criptovalute e sistemi basati su blockchain. Per il momento manca la parte software, che si chiamarà Samsung KeyStore che renderà a tutti gli effetti la serie S10 capace di fungere da crypto wallet, è la prima volta per uno smartphone di largo consumo.

Prestazioni

Uno dei passi avanti più evidenti tra la scorsa generazione di Galaxy S sono le prestazioni, Samsung Galaxy S10+ è velocissimo in ogni operazione che gli viene richiesta. Non mancano alcuni lag nelle animazioni ma si tratta di affinamenti software che ancora mancano, per il resto invece nessun tipo di problema e una costanza immediatamente percepibile che rende davvero gradevole il suo utilizzo.

Una nota negativa sono le temperature, dopo qualche minuto Samsung Galaxy S10+ diventa leggermente tiepido e se lo mettiamo sotto forte stress si percepisce un surriscaldamento sul lato sinistro, probabilmente in corrispondenza della camera di vapore utilizzata per raffreddare il SoC.
In questo periodo dell’anno nessun problema, ma con l’arrivo dell’estate il tema potrebbe assumere maggiore importanza.

Parte telefonica e connettività

Samsung Galaxy S10+ è uno smartphone dual SIM (dual standby) con secondo slot condiviso con la microSD, non potrete quindi espandere la memoria e utilizzare due SIM contemporaneamente, attenzione perché le varianti vendute con operatore (branded) sono single SIM.

La ricezione del segnale è ottima, bene anche la gestione dual SIM, anche se abbiamo riscontrato un netto aumento dei consumi in questa modalità, nessun problema con le connessioni WiFi, Bluetooth e GPS (a doppia frequenza L1-L5).

Da segnalare l’impeccabile implementazione del Bluetooth 5.0, con il quale è possibile riprodurre musica su più dispositivi contemporaneamente.

Ergonomia, Design & Materiali

Con la recensione di Samsung Galaxy S10+ arriviamo a parlare di design ed ergonomia, un campo su cui Samsung è andata a lavorare con piccoli affinamenti rispetto alle precedenti generazioni.

Frontalmente si sono persi i bordi curvi con un raggio di curvatura ampio, per lasciare posto ad una piegatura appena accennata, molto simile a quanto visto su Samsung Galaxy Note 9.
Posteriormente il gruppo fotocamere è stato disposto orizzontalmente anziché in verticale, si è tornati quindi alle origini, con un look in stile Note 8.
Dalla serie Note sono state riprese le linee più squadrate della scocca, per un aspetto complessivo meno originale ma certamente elegante e curato.

Maneggiando Samsung Galaxy S10+, si percepisce chiaramente la sua favolosa qualità costruttiva, ci sono piccoli dettagli cromati, il bordo in alluminio lucido, un assemblaggio perfetto e infine un peso abbastanza contenuto (175 grammi), tutti elementi che colpiscono fin dal primo contatto e che ve ne faranno innamorare.

Un forte elemento distintivo è rappresentato dal doppio foro sul display in alto a destra, nel quale sono ospitate le due fotocamere frontali.
L’adozione di un display forato, che Samsung chiama “Infinity O”, ha permesso di ridurre ai minimi termini tutte le cornici frontali, con un mento solo leggermente più spesso del bordo superiore.

La doppia fotocamera anteriore non è indispensabile come lo vedremo nel paragrafo dedicato, questo ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca perché il doppio foro è importante a livello estetico, cattura l’attenzione e toglie un po’ di equilibrio al design. Non è un elemento fastidioso per le funzionalità software del device, ma l’occhio vuole la sua parte e il Galaxy S10 (con un singolo foro) è molto più carino, come potete vedere nella nostra anteprima.

Buona l’ergonomia, nonostante dimensioni generose (157.6 x 74.1 x 7.8 mm) S10+ non scivola e si tiene in mano senza grossi problemi, bisogna anche sottolineare che l’ultimo aggiornamento software di Samsung ha migliorato notevolmente l’interazione con una sola mano.

Display, Audio & Multimedia

Il display di Samsung Galaxy S10+ è un Dynamic AMOLED da 6,4 pollici in 19:9 con risoluzione QHD+ (1440 x 3040 pixel) e densità risultante di 522 ppi.
Si tratta di un pannello con supporto alla modalità HDR10 con la nuova tecnologia Dynamic di Samsung che spinge ulteriormente in avanti i limiti a cui eravamo abituati.

L’impatto con questo display è impressionante, è perfetto nella riproduzione dei colori, brillante, luminosissimo (oltre 1200 nits) e super definito.
E’ senza alcun dubbio il miglior display mai montato su uno smartphone ed è un vero piacere per gli occhi, in ogni condizione di luminosità ambientale.
Funziona bene anche la regolazione automatica della luminosità, per altro la resa cromatica è costante su tutti i livelli di intensità luminosa, non c’è alcuna tendenza al viraggio verso il blu e verde ad angoli di visuale estremi, insomma per noi è perfetto.

Il vetro protettivo è un Gorilla Glass 6, forse resistente in caso di caduta, ma in una decina di giorni si è già riempito di piccoli graffietti, vi consigliamo una pellicola, prestando attenzione alla compatibilità con il sensore di impronte ultrasonico, che non va d’accordo con alcune tipologie.

Multimedialità ai massimi livelli grazie alla presenza della porta jack audio con tuning Dolby Atmos e la possibilità di regolare finemente l’equalizzazione e l’impronta sonora sulla base del nostro singolare condotto uditivo, potrete infatti agire minuziosamente sulle singole frequenze con la funzione Adapt Sound, impostando un profilo personalizzato o selezionando tra quelli precaricati e basati sull’età dell’utilizzatore.

Buona la riproduzione audio da altoparlante, che sfrutta anche la capsula auricolare per le frequenze più alte, il suono è un po’ sbilanciato sugli alti e leggermente gracchiante a volume massimo.
La buona notizia però è la pressione sonora veramente elevata, peccato solo che in vivavoce venga utilizzato solo l’altoparlante in basso.
Il Samsung Galaxy S9 Plus (qui il confronto) era leggermente più corposo nell’emissione sonora da altoparlante, probabilmente anche a causa di una scocca più spessa che fungeva da amplificatore.

Fotocamera

Samsung Galaxy S10+ introduce una novità che molti fan aspettavano da tempo, la fotocamera grandangolare. Il nuovo gioiellino di Samsung propone ben 5 fotocamere totali, tre sulla parte posteriore e due anteriormente.
Il gruppo ottico principale è costituito da una fotocamera da 12 MP con apertura variabile F/1.5-2.4 stabilizzata otticamente, un teleobiettivo con ingrandimento 2X da 12 MP con apertura F/2.4 e stabilizzazione ottica e un terzo obiettivo ultra wide equivalente a 12 mm senza stabilizzazione ottica e a fuoco fisso.

Sulla parte anteriore c’è un sensore principale da 10 MP F/1.9 con autofocus, abbinato a un sensore di profondità da 8 MP che facilita lo scatto con effetto bokeh.

La qualità degli scatti è notevole, difficilmente Samsung Galaxy S10+ sbaglia i vari parametri dell’immagine, in tutte le condizioni di luce riuscirete ad ottenere dei buoni scatti.
Dobbiamo separare però il giudizio in due parti, da un lato quello completamente positivo che riguarda la versatilità offerta dai tre obiettivi posteriori, dall’altra un software non ancora perfetto che talvolta non è all’altezza dell’hardware.

Samsung ha implementato una serie di ottimizzazioni automatiche con riconoscimento delle scene, queste non funzionano un granché bene e spesso le foto risultano meno dettagliate e “pulite” rispetto alle stesse immagini realizzate disabilitando il miglioramento intelligente.
Lo si nota soprattutto in notturna, dove talvolta le immagini risultano superiori sul predecessore Samsung Galaxy S9 Plus.

Le modalità di scatto sono tantissime, troverete anche effetti ritratto e una modalità live focus che funziona decisamente bene, con un ritaglio perfetto della sagoma del soggetto.

I selfie vengono bene, non c’è però quella qualità d’immagine che ci saremmo aspettati, bisogna dire che il secondo sensore funziona benissimo e vi permette di ottenere uno sfocato credibile e mai esagerato. Probabilmente a Samsung basterà un aggiornamento software per affinare l’elaborazione dei dati, affinché l’immagine risulti più nitida e priva di rumore.

Sul comparto video invece la nostra valutazione è più che positiva, si arriva fino al 4K a 60 fps e alla risoluzione HD a 960 fps, in tutti i casi la qualità dell’immagine è straordinaria.
La cattura dell’audio non è perfetta, seppur di buon livello, mentre è pazzesca la precisione della stabilizzazione.
In particolare ci è piaciuta la modalità steady, nella quale viene sfruttata la fotocamera grandangolare per ottenere un’immagine normale ma perfettamente stabilizzata, utilizzando quindi il campo visivo maggiore per la stabilizzazione.

Batteria & Autonomia

Con la recensione di Samsung Galaxy S10+ arriviamo a parlare di autonomia, lo smartphone può contare su un modulo da ben 4100 mAh, che però deve gestire un hardware complesso ed esoso.
Il risultato è buono ma non ottimo, siamo quasi sempre riusciti ad arrivare a sera con una singola ricarica, ma in base allo stile di utilizzo potreste essere sorpresi negativamente dall’autonomia.

I grafici dei consumi evidenziano un certo drain in standby, purtroppo è il solito problema degli ultimi flagship di Samsung, emerge poi chiaramente il consumo davvero elevato dello schermo, specialmente se ci si trova all’aperto, un maggiore dispendio energetico sotto rete dati rispetto alla rete WiFi, soprattutto in modalità dual SIM.

Complessivamente questo quadro si traduce in circa 5 ore di schermo acceso in una giornata normale, risultato che può migliorare arrivando fino a 6 ore di schermo acceso, ma anche peggiorare obbligandovi ad una ricarica verso sera.

Certamente ci sono margini di miglioramento importante, tutto è legato al software e forse all’ottimizzazione del nuovo processore che non è ancora così perfetta.
Rimane un po’ di rammarico perché i colleghi oltreoceano, che stanno provando il modello con Snapdragon 855, sono concordi nel definire ottima l’autonomia.

Software

Non ci sono particolari novità da segnalare nel software di Samsung Galaxy S10+, le funzioni della OneUI (su base Android 9.0 Pie) sono moltissime e via via nel tempo scoprirete sempre qualche chicca nascosta e possibilità per modellare a proprio piacimento il sistema operativo.

La grafica è curata, c’è un occhio di riguardo per la sicurezza e la privacy, presenti molte possibilità di personalizzazione e il giusto numero di applicazioni preinstallate.

Come già sottolineato in altre occasioni, sui flagship di Samsung uno dei valori aggiunti è proprio il software, superiore alla maggior parte degli altri competitor per completezza, immediatezza d’uso e cura della grafica.

Nei prossimi giorni vi proporremo un approfondimento sul tema OneUI e aggiorneremo la recensione con inserendo il video dedicato.

In conclusione

Concludiamo la recensione di Samsung Galaxy S10+, proposto nel taglio base da 128 GB al prezzo di listino di 1029 Euro e già disponibile in preordine sul sito ufficiale e principali negozi, con in regalo le Samsung Buds fino all’8 marzo.

Samsung Galaxy S10+ ci è piaciuto quasi in tutto, è un prodotto eccellente e probabilmente il miglior smartphone Android attualmente in circolazione, il suo display vale da solo il prezzo del biglietto, ma sono tantissime le caratteristiche che lo fanno brillare.

Ci sono però anche alcuni difetti, o meglio, alcuni aspetti su cui ci saremmo aspettati di meglio, e su cui si giocherà la partita con gli agguerriti competitor che stanno per uscire. L’autonomia non al top, un comparto fotografico che convince ma non stupisce e, più in generale, nessuna novità di peso dal punto di vista tecnico e delle funzionalità.

Il lettore biometrico ad ultrasuoni arriverà presto su altri smartphone probabilmente meno costosi e a quel punto Samsung Galaxy S10+ dovrà sgomitare forse più del previsto per ritagliarsi la sua fetta di torta.

Altre offerte

Pagella

10
Display
7.2
Ergonomia
9.8
Hardware
9.5
Software
8.0
Batteria
9.7
Fotocamera
7.6
Qualità/prezzo
10
Materiali
9.4
Audio
9.7
Esperienza Utente
9.5