Xiaomi non finisce mai di stupirci per i propri device molto curati, dall’hardware accattivante e soprattutto ad un prezzo veramente concorrenziale. Questo è il caso anche del nuovissimo Xiaomi Redmi Note 2, il phablet di fascia media con una scheda tecnica che vuol sfidare la fascia alta. Ringraziamo innanzitutto GrossoShop per averci mandato questo dispositivo in prova, ma andiamo subito a esaminarne tutti gli aspetti.
Video Recensione Xiaomi Redmi Note 2
Hardware & Connettività
Xiaomi Redmi Note 2 in quanto a componentistica spreme veramente la sua fascia di prezzo: SoC Mediatek Helio x10 – octa-core a 64 bit alla frequenza di 2,0 GHz – accompagnato dalla GPU PowerVR G6200, 2 GB di RAM LPDDR3 e 16 o 32 GB di memoria interna, di cui solo 12,51 sono realmente disponibili all’utente nel taglio più piccolo da noi testato, espandibile tramite MicroSD. Le fotocamere sono da 13 e 5 megapixel, con un singolo flash LED ad accompagnare quella posteriore. La batteria è da 3060 mAh e rimovibile, garantendovi dunque la possibilità di comprarne una di scorta.
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Parte Telefonica & Antenne
In quanto a connettività sono presenti WiFi 802.11 a/b/g/n/ac, supporto al Dual SIM Dual Standby con due slot micro SIM e 4G LTE presente, ma con assenza della banda 20 a 800MHz, usata principalmente da Wind e dagli altri operatori in zone fuori città. Oltre a questo troviamo Bluetooth 4.0, Wi-Fi Hotspot e Tethering e la radio FM che non necessita delle cuffiette inserite per funzionare. In quanto a geolocalizzazione sono presenti le tecnologie A-GPS, Glonass e Beidou che funzionano molto bene e garantiscono un fix della posizione molto veloce, senza particolari problemi di perdita del segnale o simili. La ricezione lascia invece un po’ a desiderare, con un ritardo nell’aggancio della cella all’accensione e quando si va a passare da WiFi a rete dati… senza contare la navigazione spesso in 3G se non si vive in grossi centri urbani.
Design, Ergonomia & Materiali
Xiaomi Redmi Note 2 è uno smartphone che in quanto a dimensioni risulta senz’ombra di dubbio generoso: 152 x 76 x 8.3 mm in 160 grammi di peso distribuiti in modo equilibrato, tanto da dare una sensazione di essere ben più leggero. La scocca interamente in policarbonato liscio è molto simile a quella di Xiaomi Mi 4i e dona allo smartphone un’ottima ergonomia grazie ai bordi ben definiti e leggermente smussati, che permettono una presa salda e non scivolosa. La cover può poi essere rimossa facendo pressione nell’angolino basso per rivelare il vano batteria e gli slot per SIM e espansione di memoria.
I pulsanti di accensione e controllo del volume dall’effetto metallico si trovano sul lato destro in una posizione abbastanza comoda da raggiungere, mentre sulla parte superiore troviamo il jack da 3,5 mm, il microfono secondario per la rimozione dei rumori e il trasmettitore IR con cui potremo comandare il televisore di casa. Il lato sinistro è completamente sgombro ed in basso c’è il connettore microUSB affiancato dal microfono principale di chiamata. Sulla parte frontale, sotto il display sono presenti 3 pulsanti fisici capacitivi rosso flebilmente retroilluminati, mappati come indietro, home e recenti ma configurabili via software. Un design insomma ripreso appieno da Mi 4i, ottima scelta da parte di Xiaomi.
Display, Audio & Multimedia
Il display di Xiaomi Redmi Note 2 è un’unità IPS da 5,5 pollici con risoluzione di 1920 x 1080 pixel (FullHD), per una densità pari a circa 401 ppi. La riproduzione dei colori è abbastanza buona ma tende a renderli leggermente troppo caldi, problema che si vede principalmente sui bianchi che vanno così a risultare poco brillanti. Il vero problema sono invece i neri, purtroppo molto poco profondi e tendenti un po’ al blu scuro. Gli angoli di visuale sono invece perfetti ed anche la luminosità riesce a convincere in tutte le situazioni. E’ possibile poi calibrare via software temperatura e colore in modo molto blando, o attivare la modalità lettura che fa diventare lo schermo giallino per non affaticare gli occhi di notte.
L’altoparlante si trova sul retro sotto ad una griglia con un piedino per evitare che il suono venga soffocato se appoggiato. Il volume non è basso ma nemmeno alto, ma in generale la chiarezza del suono lascia un po’ a desiderare per quanto riguarda i bassi. Il rialzamento sul retro non fa poi il suo lavoro e l’audio viene attenuato molto quando si appoggia lo smartphone a un tavolo a schermo in su. L’audio in chiamata è ben udibile e molto chiaro, e il microfono di chiamata garantisce buona qualità audio anche all’interlocutore. In quanto a riproduzione multimediale Xiaomi Redmi Note 2 riesce a gestire con il suo player video integrato tutte le estensioni di file video, compreso l’audio dei file MKV e un’ottima fluidità anche su video con codifica H265.
Fotocamera
Xiaomi Redmi Note 2 monta sul retro una fotocamera da 13 megapixel senza particolari accortezze aggiuntive e sul fronte un sensore da 5 megapixel. Dal lato software l’interfaccia grafica di MIUI permette di applicare filtri in tempo reale agli scatti, tra i quali alcuni sono molto interessanti per delle foto “artistiche”. Varie sono poi le modalità d’uso, come quella prospettica o quella manuale – che risulta però un po’ scarna con il solo controllo su bilanciamento del bianco e valori ISO. Nella modalità video non risulta presente nelle impostazioni una stabilizzazione digitale dell’immagine, che potrebbe dunque essere sempre attiva o non essere presente.
Per quanto l’interfaccia sia buona, tuttavia, la qualità degli scatti è deludente. Il rumore d’immagine è molto accentuato anche in pieno giorno con forte illuminazione, la quantità di dettagli non è delle migliori e l’HDR non riesce a restituire dei colori naturali. Quando la luce cala la situazione va purtroppo peggiornado, arrivando ad essere praticamente inutilizzabile di notte. La camera frontale invece fa degli scatti nella media di giorno, ma in condizioni di scarsa illuminazione non riesce a catturare abbastanza luce per far capire chi sia il soggetto della voto. La qualità video è abbastanza buona invece per velocità di messa a fuoco, bilanciamento dei colori e interpolazione digitale nello zoom, ma limitata purtroppo dal sensore abbastanza scadente.
Batteria & Autonomia
La batteria da 3060 mAh riesce a garantire un’autonomia nella norma per questo Xiaomi Redmi Note 2. Con un uso moderato sono riuscito ad arrivare fino a 5 ore di display a tarda serata, mentre con un uso più intenso la durata si è attestata intorno alle 4 ore di display su un’intera giornata d’utilizzo. Con uso intenso si intende 3 account mail in push, vari servizi di messaggistica, social media e un po’ di giochi a Real Racing 3 e Fallout Shelter nel corso della giornata. Un risultato che non fa sicuramente gridare al miracolo, ma che è comunque promosso.
Software
Per quanto riguarda il comparto software Xiaomi Redmi Note 2 ci era stato inviato con una versione modificata di MIUI 6 riempita di bloatware, alla quale abbiamo però sostituito la MIUI 7 developer settimanale con supporto alla lingua italiana. Per eseguire il passaggio a questa ROM vi rimando alla nostra guida dedicata sul forum. MIUI 7 non presenta grandissime novità rispetto alla 6 dello scorso anno e gira ancora su Android 5.0.2 Lollipop, ma ha introdotto un nuovo scheduling della GPU per migliori prestazioni e fluidità e un nuovo tool per sviluppare temi ancora più facilmente. Il launcher è sprovvisto di drawer, dunque tutte le app installate andranno a posizionarsi tra i widget della home. A tal proposito è molto utile l’opzione per poter spostare velocemente varie app tra le schermate, oltre ovviamente al fatto di poter creare grandi cartelle di applicazioni. In quanto ad interfaccia grafica MIUI si presente come un sistema molto colorato e minimale, ma con una serie di animazioni veramente curate fin nei minimi dettagli. Sono presenti svariate chicche già presenti in Android Lollipop stock ma qui rivisitate da Xiaomi con la sua vecchia implementazione sviluppata per Kitkat, come le notifiche heads up, le notifiche nella schermata di sblocco o ancora lo sblocco tramite dispositivo indossabile Bluethoot accoppiato. Il pannello dei quick setting poi è molto completo e contiene tantissime scorciatoie, oltre che i controlli per la riproduzione musicale, risultando uno strumento utilissimo nell’uso di tutti i giorni. La gestione del comparto dual SIM è abbastanza buona. Nel menu dedicato si trovano tutte le impostazioni per le preferenze riguardo al tipo di connessione o la priorità SIM nelle chiamate. Comunque nell’app del dialer – che tra l’altro offre la possibilità di registrare le chiamate – ci sono due tasti di inizio chiamata per le due SIM, così come ogni volta che selezioneremo di chiamare un numero tra i contatti ci verrà chiesto nuovamente con quale SIM andare ad utilizzare. Lo stesso vale ovviamente anche per l’applicazione dei messaggi.
La luminosità automatica adattiva funziona molto bene ed è regolabile come intensità di preferenza dallo slider presente nel pannello dei quick setting. Il range di luminosità varia dal molto scuro fino all’estremamente brillante, in modo da garantire una visione ottimale sotto ogni luce. I tasti fisici sotto al display sono regolabili via software come funzioni alla pressione prolungata e retroilluminazione. Sono inoltre presenti veramente tantissimi volumi differenti, da quello per le notifiche, all’audio multimedia e passando per l’audio della sveglia o quello collegato ai dispositivi Bluethoot. Interessante la modalità ad una mano, che nella MIUI è integrata in maniera davvero efficace: per attivarla basta andare a fare uno swype dal tasto home verso destra o sinistra, il che andrà a ridurre l’area attiva del display al solo angolo rispettivamente destro o sinistro del terminale in una grandezza regolabile tra varie opzioni selezionabili. Per uscire da tale modalità basta solo un ulteriore swype identico al primo o un semplice tap sul pulsante dedicato nell’area non attiva del display. Nuova è poi la modalità genitore, che consente di limitare l’uso di SMS o applicazioni in caso si dia in mano lo smartphone a proprio figlio. Le app preinstallate di Xiaomi costituiscono un’ottima suite per tutte le esigenze di base e la loro grafica rispetta lo stile minimale di tutta la ROM, risultando coerente e visivamente intrigante. Molto carini poi i 5 temi preinstallati.
Prestazioni
Nella prova di navigazione web Xiaomi Redmi Note 2 si comporta bene con il browser stock di MIUI, grande miglioramento rispetto al passato in cui era sempre praticamente inutilizzabile. Parlando invece di gaming nella nostra classica prova di gioco a Real Racing 3 i dettagli sono sempre stati riprodotti al massimo e senza significativi cali di framerate nemmeno dopo 20 minuti di giochi in modalità bilanciata, senza mai arrivare comunque a un surriscaldamento evidente dello smartphone. Appena acceso Redmi Note 2 ha 1 GB libero su 2 totali, risultando abbastanza buono nel multitasking ma non ottimo. Se lasciate in background un gioco per circa 30 minuti esso andrà a necessitare di venir ricaricato da zero, cosa che invece non mi succedeva con OnePlus 2 e i suoi 4 GB di RAM. In quanto a benchmark potete visionare qui sotto i risultati di Antutu, Androbench e GeekBench.
Conclusioni
Xiaomi Redmi Note è sicuramente un terminale che ha tanto da dire in relazione al prezzo di vendita. Troviamo come abbiamo visto un hardware di fascia medio-alta, ottime performance e fluidità e un’ottima costruzione, pagandone però in fotocamera, audio e ricezione a volte un po’ ballerina. A condire il tutto c’è MIUI, una ROM che può piacere o meno e che richiede di informarsi un attimo se si vuole stare al passo con versioni stabili, settimanali e developer. Personalmente lo consiglio a chiunque cerchi uno smartphone più per il lato smart che per quello telefonico o fotografico, perchè a questo prezzo è veramente difficile trovare di meglio. Potete acquistare Xiaomi Redmi Note 2 a circa 190€ spedito su GrossoShop.