Recensione Oppo R15 Pro – Il quinto produttore mondiale di smartphone (quarto fino a fine 2017 quando è stato superato da Xiaomi) sbarca in Italia e, dopo aver presentato alla stampa europea Oppo Find X, si propone nel bel paese con due proposte: Oppo R15 Pro e Oppo A3.

Oggi procediamo con la recensione di Oppo R15 Pro, il più interessante fra i due per caratteristiche tecniche, design e prestazioni.

Unboxing di Oppo R15 Pro

All’interno della confezione di Oppo R15 Pro troviamo il caricabatterie a ricarica rapida VOOC che con 5 minuti di ricarica offre circa 2 ore di chiamate vocali, il cavo USB-MicroUSB e una cover morbida trasparente.

Video recensione di Oppo R15 Pro

Hardware & Connettività

A livello hardware Oppo R15 Pro è interessante: se non fosse per il processore solo, si fa per dire, un Qualcomm Snapdragon 660, si potrebbe scambiare quasi per un OnePlus 6. La GPU è l’Adreno 512, la memoria RAM di accompagnamento è pari a 6 GB mentre quella interna da 128 GB espandibile attraverso MicroSD fino a ulteriori 256 GB.

La batteria di Oppo R15 Pro, uno dei suoi punti di forza, è da 3430 mAh e inoltre è uno smartphone con certificazione certificazione IP67.

Lato connettività è un prodotto completo con supporto alla rete 4G+, è dotato di modulo Bluetooth 5.0, WiFi 802.11 a/b/g/n/ac e NFC. Non manca il lettore di impronte sul retro, sensori di prossimità e luminosità e sblocco col volto integrato con l’intelligenza artificiale capace di effettuare il riconoscimento in appena 0,08 secondi.

Ergonomia, Design & Materiali

Le dimensioni di Oppo R15 Pro raccontano già sulla carta di uno smartphone non particolarmente maneggevole con una mano sola: 156,5 mm X 75,2 mm X 8,0mm e un peso complessivo di 180 grammi. Anche qui, numeri alla mano, non ci discostiamo troppo da OnePlus 6 e così anche per il design.

Sul fronte è uno smartphone “a tutto schermo” con un rapporto display/superficie pari al 89%; è presente un bordo più accennato sulla parte inferiore che viene comodo per tenere saldo lo smartphone senza provocare sul display tocchi involontari, mentre sul fronte fa capolino l’odiato/amato notch. Se appartenete alla prima categoria però le brutte notizie non sono esaurite perché a livello software, almeno per il momento, manca un’impostazione per andare a “mascherarlo”, ad esempio con una barra nera.

Se sul fronte Oppo R15 Pro e OnePlus 6 sono due gocce d’acqua, meno si può dire del retro che però ricorda un altro smartphone di casa OnePlus: il 5T. Un mix insomma tra 5T e 6: le fotocamere e il flash sono ispirate al primo, la colorazione rosso (rubino) e il fronte al secondo. Particolare e caratteristica comunque la sfumatura di rosso della cover posteriore da una tonalità più scura ad una più chiara dal basso verso l’alto.

Riguardo i materiali troviamo vetro sul fronte e sul retro, alluminio sui bordi. Un prodotto comunque costruito molto bene che regala una sensazione di pregio in meno.

Display, Audio & Multimedia

Il display di Oppo R15 Pro è un OLED da 6.28 pollici in formato 18:9 con le due corna per fare spazio al notch e risoluzione FHD+. Un pannello di qualità sufficientemente luminoso anche all’aperto con un’ottima gestione della luminosità automatica. Trattandosi di un OLED la particolarità è di avere neri profondi grazie allo spegnimento dei pixel ma anche i bianchi sono molto buoni e così i colori vividi e non eccessivamente saturi.

La scelta di adottare una risoluzione FHD+ è più che sufficiente e va incontro all’autonomia del dispositivo, che ringrazia.

Fotocamera

La fotocamera di Oppo R15 Pro è composta dal modulo IMX519 fresco di annuncio (febbraio 2018) composto da un sensore da 16 megapixel con pixel grandi 1,22 micrometri e un secondo sensore da 20 megapixel, entrambi con apertura F/1.7. A livello software c’è l’AI con il riconoscimento delle scene per adeguare al meglio le impostazioni fotografiche in modalità automatica, l’HDR e la funzione ritratto.

Gli scatti sono buoni, le fotografie vengono bene di giorno seppur risultino un po’ piatte mentre di notte c’è un po’ troppo rumore d’immagine. Adeguate per un dispositivo di fascia media ma l’hardware fotografico a bordo può fare sicuramente di più, confidiamo in aggiornamenti software migliorativi al riguardo.

Buoni anche i video che in 1080p godono di una moderata stabilizzazione e una rapida messa a fuoco automatica.

La fotocamera anteriore è da 20 megapixel con apertura F/2.0 con un’interessante funzione di Real Time HDR capace di mostrare in tempo reale la correzione HDR sulla foto; agisce molto bene (a volte eccessivamente) per compensare la fotografia affinché sia il soggetto, sia lo sfondo, risultino visibili.

Batteria & Autonomia

L’autonomia è il principale punto di forza di questo Oppo R15 Pro. L’amperaggio della batteria, da 3430 mAh, non fa gridare al miracolo tuttavia le scelte hardware adottate sembrano andare tutte nella direzione di consumi parsimoniosi. Nei nostri giorni di utilizzo ci ha permesso di arrivare a sera con tranquillità nelle giornate di maggiore stress mentre è riuscito a fare due giorni di autonomia con un utilizzo meno intenso.

Software

A livello software troviamo Android 8.1 con interfaccia utente ColorOS 5.1 proprietaria di Oppo. Nel complesso un software semplice, reattivo con poche funzionalità e app pre-installate, per chi come me tende a personalizzare lo smartphone installando le app di preferenza dal Play Store è un pacchetto software che potrei definire confortevole.

Le maggiori criticità sono due e corrispondono a due scelte volte a emulare il sistema operativo di Apple ma che su Android non hanno molto senso di esistere:

  • le icone di notifica sulla status bar non compaiono a parte quelle dell’orario, della ricezione e della batteria, davvero un peccato anche perché lo spazio nelle due corna non manca;
  • per rimuovere una notifica dalla tendina bisogna fare lo swipe orizzontale e premere la X, uno step aggiuntivo in più che a lungo andare allunga il processo.

Le impostazioni sono essenziali: abbiamo un pannello dedicato alla gestione delle notifiche decisamente completo, la possibilità di clonare alcune app di messaggistica per sfruttare più account, l’accelerazione grafica nei giochi per utilizzare l’intelligenza artificiale nell’ottimizzazione delle risorse hardware e la gestione del multitasking che permette di accostare due app a schermo semplicemente effettuando uno swipe a tre dita sul display, dal basso verso l’alto.

Per gli amanti della personalizzazione c’è un’impostazione relativa anche ai temi mentre nel launcher vi è una schermata, chiamata Assistente Intelligente, che raggruppa alcune informazioni come contapassi, meteo, calendario e alcuni collegamenti rapidi.

A livello di prestazioni non è una fulmineo ma nemmeno lento, ha sicuramente bisogno di qualche decimo di secondo in più nell’apertura delle app rispetto ai principali top di gamma ma niente di problematico, è il rovescio della medaglia nell’aver adottato un processore di fascia media.

In conclusione

Oppo R15 Pro è un prodotto di qualità e accattivante, soprattutto nella colorazione Ruby Red che abbiamo provato (è disponibile anche una seconda variante Cosmic Purple). Ha qualche sbavatura a livello hardware, come ad esempio la porta MicroUSB e non Type-C, ma anche a livello software e qui mi riferisco alla gestione delle notifiche nella rispettiva tendina e all’assenza delle icone di notifica sulla status bar, oltre all’impossibilità di nascondere il notch. Aspetti tuttavia, questi software, che mi aspetto vengano risolti con un futuro aggiornamento.

La criticità più grande però è il prezzo: 649 Euro al lancio, disponibile dal 18 luglio 2018 presso i negozi MediaWorld. Una linea prezzo decisamente alta e poco concorrenziale che poco si sposa con un brand appena arrivato e un prodotto non al top. Le alternative, più prestanti (e più economiche) ci sono e questo Oppo R15 Pro difficilmente riuscirà a farsi preferire finché non scenderà molto di prezzo.

Altre offerte

Pagella

8.5
Display
7.3
Ergonomia
8.5
Hardware
7.3
Software
8.8
Batteria
8.0
Fotocamera
6.9
Qualità/prezzo
10
Materiali
8.0
Audio
8.0
Esperienza Utente
8.2