Recensione TicWatch Pro – Mobvoi si è fatta conoscere da qualche tempo grazie ai due TicWatch S e TicWatch E, orologi intelligenti dall’ottimo rapporto qualità prezzo, che hanno riscosso un notevole successo verso la fine del 2017.

Oggi vi proponiamo la recensione di TicWatch Pro, nuovo smartwatch della stessa casa, che non solo vanta una scheda tecnica completissima, ma rappresenta una vera e propria novità per i dispositivi indossabili, grazie ad una geniale implementazione di due tecnologie già esistenti per il display.

TicWatch Pro, può infatti contare su ben due schermi, un classico AMOLED circolare, su cui è montato un FSTN delle stesse dimensioni.
Tutto da scoprire e con performance più che interessanti sulla carta, vediamo però come si è comportato nel lungo periodo di test a cui l’abbiamo sottoposto.

Video recensione di TicWatch Pro

Design e materiali

Il TicWatch Pro si fa notare, è elegante e importante al polso, costruito in acciaio e nylon e resistente ad acqua e polvere con certificazione IP68.

E’ disponibile in due colorazioni, nera e argentata, in entrambi i casi fa bella mostra di una corona anteriore con incisi i numeri dei minuti e di due tasti posizionati sul lato destro.
Ci è piaciuto il design, certamente maschile e poco adatto al polso femminile, forse solo un filo grande (D45mm x 14.6mm) e pesante (77 grammi).
Meno convincente invece il cinturino, double face con un lato in pelle e uno in gomma, lo abbiamo trovato poco adatto al look aggressivo della cassa, c’è però la possibilità di sostituirlo con un qualunque cinturino di passo 22 mm.

Un piccolo difetto che abbiamo riscontrato è nella variante con corona argentata, dove la parte più esterna della corona tende a rigarsi facilmente essendo lucida, mentre la parte più interna è zincata per cui meno soggetta all’usura.

Doppio Display e autonomia

La novità tecnica di TicWatch Pro, e ciò che gli consente di avere un’autonomia sopra la media, è il doppio display.

Alla base del sistema c’è un AMOLED circolare da 1,39 pollici, con risoluzione 400 x 400, un ottimo display per leggibilità sotto il sole, colori e definizione, al di sopra è poi montato un secondo display FSTN che risulta completamente trasparente quando è spento.

L’idea è molto semplice: il display AMOLED deve rimanere acceso solo quando serve, per consumare meno energia possibile, mentre il pannello LCD deve garantire sempre la visualizzazione dell’orario, dei passi, del battito cardiaco e della batteria residua, ma consumerà enormemente meno che un normale OLED.

E’ anche possibile decidere di tenere attivo sempre solo uno dei due display e facendo qualche test abbiamo capito che in configurazione “solo OLED” l’autonomia è inferiore a un giorno, mentre in configurazione “solo LCD” l’autonomia è superiore ad un mese.

L’autonomia che ne risulterà sarà diversa in base allo stile di utilizzo che si desidera mantenere, ad esempio potremo disabilitare il risveglio con la rotazione del polso, in questo modo leggeremo l’orario solo in modalità LCD, ma risparmieremo molta batteria, potremo anche disabilitare il risveglio al ricevimento di una notifica e scegliere di attivare l’OLED solo quando strettamente necessario.
Tutto dipenderà dalle nostre scelte, vi diciamo però che con un utilizzo misto e medio, riuscirete a coprire circa due giorni pieni, fino a 5 se lasciate attive solo le notifiche più importanti al polso.

Sarà anche possibile entrare in una modalità “Essential” in cui verrà attivato solo il display LCD, potrete comunque percepire una vibrazione per l’arrivo di una notifica, misurare e visualizzare il battito, l’orario, la data, i passi compiuti nella giornata e l’indicazione di carica residua.

Il grande vantaggio che abbiamo verificato con questa tecnologia è la possibilità di avere sempre a disposizione un orologio digitale (l’effetto è molto simile ai classici orologi di qualche anno fa) che all’occorrenza diventa colorato e bellissimo, facendosi sfruttare per tutte le sue possibilità.
Inoltre il display LCD risulta comunque ben leggibile sotto il sole, anche meglio di un OLED, per cui le rinunce sono proprio inesistenti.

Hardware

TicWatch Pro è dotato di una scheda tecnica molto completa, che potremmo definire “di fascia alta” per il settore dei wearable.
Il chipset è un Qualcomm Snapdragon Wear™ 2100, accompagnato da 512 MB di memoria RAM e 4 GB di spazio d’archiviazione per app e file dell’utente (le app per Wear OS hanno un peso ridottissimo, per esempio Google Maps pesa poco più di 1MB).

E’ dotato di connettività GPS, chip NFC per i pagamenti, Bluetooth: 4.2 e Wi-Fi: 802.11bgn 2.4GHz.
Non manca una buona dose di sensori, accelerometro, giroscopio, magnetometro, sensore di luminosità (nascosto sotto il display), sensore cardio, sensore di prossimità elettrico.
La batteria è da 415 mAh e la ricarica avviene tramite la basetta fornita in confezione.

All’interno della scocca trovano posto anche un altoparlante piuttosto potente e un microfono, purtroppo manca il barometro, l’unica vera lacuna tecnica del prodotto.

Wear OS e funzioni sportive

A bordo di TicWatch Pro troviamo Wear OS 1.4, basato su Android 8.0 Oreo.
Si tratta del solito Wear OS, prima Android Wear 2.0, che punta tutto sulle notifiche e che nel tempo ha subito diversi restyling migliorativi e una piacevolezza d’uso via via crescente.

La flessibilità è l’arma vincente del sistema operativo di Google dedicato agli indossabili, tramite Play Store potrete espandere all’infinito le funzionalità dell’orologio e compiere operazioni impensabili.
Il vantaggio di avere un device come il TicWatch Pro, è nella completezza dell’equipaggiamento, gli permette davvero qualunque cosa e non costringe a compromessi.

Le ultime versioni del sistema operativo, si concentrano sul rendere più indipendente dallo smartphone, il dispositivo indossabile, purtroppo il TicWatch Pro non è disponibile in versione con SIM/LTE, per cui non si può sfruttare al pieno delle potenzialità (per esempio ascoltare musica in streaming mentre si fa sport).
Potrete comunque contare su un completo ed efficiente sistema di gestione delle notifiche, sulla sempre comoda navigazione GPS con indicazioni al polso, su tutte le funzionalità di Google Assistant (ancora molto castrato su wearable).

La pratica sportiva non è il punto forte del TicWatch Pro, banalmente a causa delle sue dimensioni e peso generosi, che non lo rendono confortevole durante lo sport.
Peccato, perché l’implementazione del doppio display è ottima e permette di avere sempre a disposizione una schermata informativa completa sull’attività in corso, consumando meno del 10%  di batteria orario, a fronte dell’oltre 30%/ora del TicWach S.

La rilevazione del ritmo cardio è nella media, non particolarmente precisa nei cambi di ritmo e nei picchi alti e bassi, ma sufficiente per monitorare attività occasionali.
Si fa sentire l’assenza di un sensore barometrico, che avrebbe fatto la differenza nell’utilizzo durante le escursioni in montagna.

I due tasti fungono da accensione/spegnimento/Google Assistant e da scorciatoia programmabile dall’utente (di default è impostata l’app fitness e lo switch alla essential mode con pressione prolungata).

In conclusione

Concludiamo la recensione del TicWach Pro, proposto a 249 Euro di listino, spesso in offerta su Amazon attorno ai 210 Euro.

E’ uno smartwatch che finalmente ci ha convinto ed è riuscito a farci apprezzare nuovamente l’esperienza d’uso di Wear OS.
Ha qualche piccolo difetto ma, complice un listino non esagerato (pensate che online costa comunque meno di un Huawei Wach 2, uscito a inizio 2017).

Il sistema a doppio display non è una rivoluzione in termini di autonomia, ma garantisce quel tanto che basta in più di autonomia, per dimezzare i momenti in cui dover ricaricare e vivere più serenamente senza l’ansia da presa elettrica.

Promosso! E ci aspettiamo in futuro altri prodotti con la stessa soluzione tecnica, perché le potenzialità sono elevate e la strada imboccata è finalmente quella giusta.

Altre offerte

Pagella

8.5
Ergonomia
8.3
Hardware
8.5
Software
9.5
Display
8.3
Batteria
7.5
Qualità/Prezzo
8.5
Materiali
9.0
Esperienza Utente
8.7