Recensione Amazfit GTS – Amazfit ormai è un nome affermato nel panorama dei wearable compatibili con Android e iOS, in passato prodotti come Bip, Pace e Verge hanno avuto un grande successo, rivolgendosi in particolare agli sportivi, con un tocco smart per la gestione di semplici operazioni.

Oggi è arrivato il momento di salire di livello, con un ibrido curato, ben equipaggiato e capace di soddisfare una platea ancor più ampia.
Vi raccontiamo tutto ciò che c’è da sapere nella recensione di Amazfti GTS.

Video recensione Amazfit GTS

Come è fatto Amazfit GTS

La prima novità introdotta da Amazfit GTS rispetto al suo cugino stretto Bip è la qualità costruttiva, viene abbandonata la plastica in favore di materiali più nobili, senza perdere però le peculiarità di praticità e dimensioni contenute.
Pesa appena 24 grammi e misura 43.25x 36.25 x 9.4 mm, piccolo quindi e gradevole al polso, dal look sportivo ma senza eccessi.
E’ molto molto simile, per non dire uguale, all’Apple Watch e questo potrebbe piacere ma anche no, se non volete passare per quelli che indossano una imitazione.

Considerazioni sull’ispirazione del design a parte (ricordiamo anche che GTS può anche intendersi spirato al Bip) Amazfit GTS è un prodotto ben riuscito, coniuga linee semplici e morbide con cassa in alluminio e la resistenza all’acqua fino a 5 ATM, un bel display OLED e un cinturino da 20 mm intercambiabile con decine di altri dai colori e materiali più svariati.
Rispetto al passato troviamo che il look di GTS rifletta esattamente la sua anima di ibrido, adatto per lo sport ma con un cuore smart per l’utilizzo di tutti i giorni, ciò lo differenzia dagli altri dispositivi della casa, spesso sportiveggianti senza essere veri sportwatch o esageratamente eleganti (come Amazfit GTR) senza però essere smartwatch fino in fondo.

Le colorazioni disponibili sono svariate, quel che più conta però è la differenza tra cassa nera o chiara, con la seconda che esalta maggiormente la qualità dell’alluminio, rispetto al nero opaco che è quasi indistinguibile allo sguardo dalla plastica.

Amazfit GTS rimane comunque un prodotto relativamente economico e i sacrifici si notano nella plastica utilizzata per la parte inferiore della scocca e nella qualità del cinturino, poco elastico e incline a trattenere la polvere.
La nota sull’elasticità del cinturino diventa importante quando farete sport e dovrete stringerlo al polso per favorire la lettura del cardio, in questi contesti non sarà comodo e farà effetto “laccio emostatico”, per fortuna potete sostituirlo con altro di qualità superiore.

Una ulteriore caratteristica importante di Amazfit GTS è lo schermo, un OLED da 1,65 pollici, con risoluzione 348 x 442 pixel, è ciò che maggiormente lo differenzia da altri prodotti della casa e che fa lo rende uno strumento diverso da una comune smartband.
Il display è di ottima qualità, basti pensare che la densità di pixel è addirittura superiore a quella di Apple Watch, si legge bene anche sotto il sole e la luminosità è regolata automaticamente in modo impeccabile.
Bene anche la reattività del touch, che non ha particolari problemi di latenza.

Ci si muove all’interno del sistema con swipe in tutte le direzioni, c’è poi un unico tasto sulla destra che serve per tornare indietro, per cambiare schermata di visualizzazione durante lo sport o per terminare la registrazione dell’attività.
Le performance non sono eccellenti, c’è qualche rallentamento, ma nulla di veramente compromettente o spiacevole per le operazioni comuni da svolgere su di un orologio.

E’ possibile scegliere diverse watch face da visualizzare, volendo potrete anche attivare un always on display per l’orario, che però consumerà decisamente più batteria rispetto ad un’attivazione breve al movimento del polso o alla pressione del tasto.

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Cosa può fare Amazfit GTS

E’ importante inquadrare bene la natura di Amazfit GTS, quando si parla di wearable infatti, c’è una gran confusione su ciò che possono o non possono fare i vari prodotti.
Possiamo considerarlo un ibrido tra sportwatch e smartwatch, ha quindi alcune funzioni tipicamente smart e un occhio di riguardo per la parte sportiva.

Per quanto concerne le funzioni intelligenti, Amazfit GTS può mostrare le notifiche di tutte le app, comprese le chiamate, non è però possibile rispondere in alcun modo o interagire con i messaggi.
Nel caso di email viene visualizzato il mittente e l’oggetto, per le chat solitamente anche il testo del messaggio.
Le notifiche non vengono raggruppate, riceverete quindi una notifica diversa per ogni messaggio, anche se appartengono alla stessa conversazione.

E’ possibile controllare la musica in riproduzione sullo smartphone, mentre non è possibile riprodurla direttamente dall’orologio, magari facendo uso di cuffiette.

Informazioni meteo, promemoria, sveglia, cronometro, timer e trova telefono chiudono la parte smart.
E’ chiaro che GTS, in questo senso, possa darvi poco più di quel che potrebbe fare una fitness band, con il vantaggio di avere un grande schermo in cui visualizzare qualunque contenuto.

Discorso diverso per l’area fitness e sport, dove Amazfit GTS è un prodotto decisamente migliore : sono disponibili le classiche funzioni di monitoraggio del battito cardiaco (anche h24) conteggio dei passi/calorie e qualità del sonno, non manca poi una completa schiera di attività sportive che possono essere registrate sfruttando il GPS integrato e il lettore PPG.
Il tutto viene poi sincronizzato tramite l’app Amazfit via Bluetooth.

L’autonomia è un fattore chiave per i dispositivi indossabili e il GTS ne fa uno dei cavalli di battaglia.
Nonostante lo schermo così definito e luminoso, rinunciando al display sempre attivo, riuscirete a toccare i 12 giorni con utilizzo misto e molte notifiche al polso.
Facendo sport saltuariamente l’autonomia scende a 10 giorni, tenete però presente che un’ora di monitoraggio con cardio, gps e display attivi, vi porterà via circa il 15-20% di autonomia.

Quanto è preciso Amazfit GTS nello sport?

Le attività che si possono registrare sono: corsa all’aperto, camminata, ciclismo, corsa al chiuso, ciclismo indoor, nuoto libero, nuoto in piscina, ellittica, alpinismo, corsa su pista, sci, esercizio a corpo libero.
Nessuna di queste viene rilevata automaticamente ed è sempre necessario avviare la sessione dall’orologio o dall’app sullo smartphone, una volta iniziata la registrazione non sarà più necessario avere con sé lo smartphone e Amazfit GTS sarà completamente indipendente, sincronizzandosi poi automaticamente quando sarà nuovamente possibile.

Il GPS non è velocissimo nel fix, circa 40 secondi, è pur vero che periodicamente vengono aggiornati i dati di localizzazione scaricati direttamente dallo smartphone, questo migliora nettamente il fix iniziale.
Una volta avviata l’attività la ricezione è di ottimo livello, non ci sono salti e anche in un ambiente cittadino la precisione non è male.

E’ presente anche l’altimetro barometrico, non si può calibrare manualmente ma solo automaticamente previa geolocalizzazione, torna utile per misurare il dislivello positivo e negativo ed è preciso nell’ordine dei +- 50 m slm.

Tutte le attività all’aperto vengono quindi rilevate correttamente per quanto riguarda la distanza percorsa, che si tratti di corsa, camminata o bicicletta.
Il discorso è diverso per il sensore cardio, preciso solo se l’attività non è particolarmente intensa e non si crea sudore sulla superficie della pelle a contatto con il lettore ottico.
Prendendo in esame la corsa outdoor, potrete riscontrare un’alta attendibilità ad andatura regolare, mentre la precisione si perde facendo ripetute o brevi scatti, dove la latenza nella misurazione del battito diventa significativa.

Parlando di fitness i passi e il sonno vengono rilevati correttamente, non abbiamo notato particolari criticità a tal riguardo.
L’app Amazfit non è delle più complete ma ha il pregio di essere chiara e di facile consultazione, il discorso si estende anche al recap dell’attività sportiva, con grafici e quel che serve per chi svolge allenamenti senza grandi pretese di professionismo.
Comodo il fatto che tutte le attività si possano automaticamente sincronizzare con STRAVA.

A chi consigliamo Amazfit GTS?

Con la recensione di Amazfit GTS arriviamo ai consigli finali: non va bene se cercate uno smartwatch puro, con Google Assistant, Bixby o Siri, che consenta una piena gestione delle notifiche e delle chiamate, in questo gli orologi Samsung, i Wear OS o Apple Watch, sono ben distanti.
Cercate altrove se il vostro obiettivo è misurare lo sport con grande precisione, manca infatti un software dedicato per gli allenamenti, un live coach integrato, funzioni Vo2 Max o Training Index, in questo gli sportwatch puri sono su un livello differente, specialmente gli ultimi modelli di Garmin.

Si potrebbe quindi dire che Amazfit GTS non sia consigliabile per chi cerca la parte smart,né per chi cerca quella sportiva. In parte può essere vero, ma con una riflessione più attenta potremmo scoprire di come sia perfetto per una grande platea di utenti, probabilmente la maggioranza.
Si adatta benissimo a chi cerca qualcosa di smart ma che non abbia un’autonomia confinata ai 2 giorni come la totalità degli smartwatch e che nel contempo non disdegna monitorare le attività sportive, ma senza particolari velleità agonistiche.

Un ottimo compagno da tenere sempre al polso, bello e costruito con cura, ma soprattutto accessibile.
Il prezzo di listino è di 129 Euro, disponibile sul sito ufficiale in preordine, con spedizioni da metà novembre.