Realme ha recentemente annunciato l’apertura del beta testing della ColorOS, il sistema operativo proprietario basato su Android dedicato agli smartphone dell’azienda cinese. Realme 3 Pro è il primo telefono per cui è stata resa disponibile, ma è giunta l’ora anche per il nuovo Realme XT, rilasciato il mese scorso con ColorOS 6.0 basata su Android Pie.

L’azienda non sta però eseguendo un normale programma di beta testing, ma sta cercando in particolare persone che sono abituate a segnalare bug ed a notare ogni piccola imperfezione del software: per iscriversi è persino necessario firmare un accordo di non divulgazione, mentre il primo passo da eseguire è il riempimento di questo modulo.

Questa rinnovata apertura della compagnia, seppur controbilanciata dall’accordo di non divulgazione, si vede anche dal programma di rilascio dei sorgenti del kernel dei propri smartphone, che oggi è stato nuovamente ampliato con Realme 5, Realme 5 Pro e Realme XT. I possessori dei tre dispositivi che sono dedicati al modding possono quindi tirare un sospiro di sollievo: Realme d’altra parte ha già confermato l’arrivo di Android 10 su tutti e tre, ma il rilascio dei sorgenti quasi assicura anche Android 11 e 12.

Lo sblocco del bootloader, effettuabile tramite il software fornito dall’azienda, ha però l’effetto negativo di eseguire il downgrade di Widevine da livello 1 a 3, pregiudicando la qualità dei contenuti multimediali riprodotti sugli smartphone tramite servizi di video streaming. La nota positiva è che l’azienda non invalida la garanzia se un utente ha effettuato lo sblocco, ma gli aggiornamenti OTA potrebbero non essere più disponibili.