Oltre un anno fa, era settembre 2014, Qualcomm annunciava la soluzione SafeSwitch destinata a proteggere i nostro smartphone dai furti. Nel corso del CES 2016 il chipmaker californiano aveva annunciato di essere al lavoro con i produttori di smartphone per abilitare la funzione sui modelli dotati di Snapdragon 810.

Qualcomm ha comunicato di essere al lavoro per portare la funzionalità anche sui chipset di nuova generazione, in particolare Snapdragon 820 Snapdragon 652Snapdragon 650Snapdragon 617Snapdragon 430. Combinata con il supporto di terze parti SafeSwitch permette di bloccare da remoto un dispositivo e riattivarlo nel caso venisse ritrovato.

La tecnologia funziona sia se il dispositivo viene rubato o smarrito, andando a disabilitare il modem interno ed impedendo che vengano effettuate e ricevute telefonate, cancellando i dati e bloccando completamente il dispositivo, rendendolo così inutilizzabile. Nel caso qualcuno provi ad installarvi un software non autorizzato o provi a cambiare il firmware senza autorizzazione, SafeSwitch si accorgerà del cambiamento e bloccherà l’accensione del dispositivo, chiedendo un codice per lo sblocco.

In caso di furto quando rientrerete in possesso dello smartphone potrete riattivarlo con il PIN che avete preventivamente impostato, mentre se avete sostituito il firmware volontariamente basterà nuovamente inserire il PIN per sbloccare lo smartphone e continuare ad utilizzarlo.

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