Quick Charge 2.0 vs Quick Charge 3.0

Ho effettuato varie prove di ricarica con un HTC One A9 e due power bank RAVPower (il RAVPower 20100mAh Turbo QC2.0 e il RAVPower 20100mAh Turbo QC3.0). HTC One A9 è stato impiegato poiché è stato il primo dispositivo ad integrare la Quick Charge 3.0. Come alimentatore ho utilizzato il Tronsmart U5PTA per la ricarica con Quick Charge 3.0 e il Tronsmart Titan per la ricarica con Quick Charge 2.0.

Nella teoria la Qualcomm Quick Charge 3.0 dovrebbe garantire prestazioni superiori (in termini di tempo di ricarica) rispetto alla Qualcomm Quick Charge 2.0 – si parla di un miglioramento che arriva fino al 27%, di certo non trascurabile. Nella pratica, però, tale vantaggio non è sempre così netto pur essendo comunque sensibile.

Quick Charge 2.0 vs Quick Charge 3.0 2

Le batterie RAVPower sono esattamente identiche e differiscono solo per la tecnologia di ricarica: il tempo impiegato dal modello con Quick Charge 2.0 per caricarsi è di circa 6 ore, mentre quello con Quick Charge 3.0 impiega circa 4:30 ore. Una differenza pari al 25% circa, quindi molto elevata e molto vicina a quella dichiarata da Qualcomm. Il cambiamento più grande c’è, però, nella quantità di calore generata durante il processo di ricarica: la temperatura delle batterie differisce di qualche grado (in maniera non omogenea: talvolta è più calda quella con Quick Charge 3.0, altre volte è più fresca). Questo dato è importante perché il calore è la prima causa del deperimento delle batterie e del loro calo di prestazioni: più una batteria rimane fresca nel processo di ricarica e più a lungo durerà.

La differenza nella ricarica del HTC One A9 è invece molto più ridotta: il telefono infatti richiede circa un’ora e mezza per arrivare alla carica completa indipendentemente dalla tecnologia utilizzata. La differenza è di pochissimi minuti, segno che non ci sono cambiamenti particolari nella ricarica di questo telefono. I risultati potrebbero variare con altri smartphone, ma nei test eseguiti con il dispositivo HTC non emerge alcun netto vantaggio nell’uso della nuova tecnologia – segno che probabilmente il dispositivo non sfrutta appieno le capacità della nuova versione.