Negli ultimi tempi stiamo assistendo ad un numero sempre crescente di accordi extra-giudiziali tra alcuni colossi dell’elettronica, stufi di spendere cifre folli in azioni legali che il più delle volte non portano a risultati concreti. Stavolta tocca a Samsung e NVIDIA, da tempo ai ferri corti per presunte reciproche violazioni di brevetti.

La società californiana aveva aperto il contenzioso nel 2014 affermando che i processori Exynos prodotti da Samsung violavano alcune delle proprietà intellettuali di NVIDIA. Il colosso sud coreano, dal canto suo, aveva citato NVIDIA per l’infrazione di tre brevetti relativi alla metodologia di produzione dei circuiti integrati.

Dopo due anni le due parti sono giunte ad un accordo, che arriva con poche ore di anticipo rispetto alla sentenza della Commissione per il Commercio Internazionale degli Stati Uniti, che aveva già ritenuto colpevole NVIDA. Le due società hanno rilasciato un comunicato congiunto per spiegare, in linea di massima, i termini dell’accordo.

L’accordo porterà all’immediata cessazione di ogni contenzioso presso le corti ,la Commissione per il Commercio Internazionale e l’ufficio brevetti degli Stati Uniti. L’accordo include la concessione reciproca delle licenze relative ad alcuni brevetti ma non prevede il cross-licensing di alcun brevetto né alcuna forma di compensazione. Non saranno resi noti ulteriori dettagli sull’accordo.

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