WhtasApp ha deciso di intentare una causa innanzi ad un tribunale federale della California nei confronti di NSO Group, azienda israeliana specializzata nel settore della sicurezza.
A dire di WhatsApp, infatti, NSO Group sarebbe responsabile della creazione di un exploit che è stato usato centinaia di volte per hackerare smarphone e consentire ai malintenzionati di turno di avere accesso ai messaggi e ad altre comunicazioni sui dispositivi “vittime” dopo aver proceduto alla loro decriptazione.
L’attacco in questione sfruttava una vulnerabilità dell’audio su WhatsApp e mentre l’utente pensava di stare ricevendo una normale chiamata, il suo smartphone veniva invece infettato con apposito spyware, attraverso il quale era possibile prendere pieno possesso del dispositivo.
Il team di WhatsApp ha rapidamente corretto la vulnerabilità ma fino a questo momento, sebbene in poco tempo la responsabilità del problema sia ricaduta sul gruppo NSO, la popolare applicazione di messaggistica non ha accusato pubblicamente la società israeliana.
Il capo di WhatsApp, Will Cathcart, nel commentare la causa intentata in California ha detto che mentre questo attacco è stato altamente sofisticato, i successivi tentativi di coprire le tracce lasciate non hanno avuto successo.
Pare che in totale siano stati colpiti oltre 1.400 smartphone, in particolare appartenenti a difensori dei diritti umani, giornalisti, funzionari e diplomatici governativi. NSO Group ha già dichiarato di essere estranea alla vicenda, promettendo battaglia.