Il Brasile blocca ancora una volta WhatsApp, l’applicazione colosso della messaggistica da mobile; a decidere la sospensione è stata l’ordinanza di un giudice, dopo il rifiuto di WhatsApp di consegnare informazioni di un utente legate alle indagini su un crimine.

In questo 2016 è ormai la terza volta che WhatsApp viene bloccata nel paese sudamericano, causando il passaggio di milioni di utenti verso altri servizi (come Telegram); il giudice ha inoltre costretto WhatsApp a pagare un’ammenda da 50000 dollari, mentre non si sa ancora fino a quando si protrarrà il blocco.

Di certo il tempismo non è dei migliori, con le Olimpiadi di Rio oramai al nastro di partenza (anche se, probabilmente, il blocco durerà solo qualche giorno).

Nel frattempo Jan Koum, CEO di WhatsApp, ha postato su Facebook la propria amarezza sull’accaduto, spiegando ancora una volta come queste azioni siano sconsiderate, visto che la stessa WhatsApp non ha accesso alle informazioni riservate che gli viene chiesto di condividere.