Solo due giorni fa TechCrunch ha annunciato in questo articolo la disponibilità di un assistente personale per WhatsApp denominato WhatsBot. Il team di sviluppatori dietro a questo assistente è riuscito a creare un bot di scansione che registra le condivisioni di posizione in una chat di gruppo, così suggerendo ai contatti della chat il punto d’incontro più vicino a loro. WhatsBot si è presentato come primo vero assistente personale per WhatsApp sviluppato da terze parti che agisce all’interno della conversazione come se fosse un normale partecipante.

In questi ultimi mesi WhatsApp ha dimostrato di non tollerare particolarmente l’implementazione di funzionalità non presenti nella versione ufficiale da parte di applicazioni di terze parti (ricordate il ban ricevuto da chiunque usasse WhatsApp+ e WhatsAppMD? E il “cease and deasist” che ha costretto WhatsApp+ a chiudere i battenti?). WhatsApp prosegue in questa sua politica di tolleranza zero e oggi ha deciso di vietare l’utilizzo di WhatsBot, bloccando il numero utilizzato dall’assistente (ovvero il numero che dovevate aggiungere in chat per utilizzarlo).

Certo è che le decisioni che WhatsApp ha preso in quest’ultimo periodo fanno discutere non poco (solo di pochi giorni fa è la notizia che Facebook, cui WhatsApp appartiene, ha bloccato la pagina ufficiale di Telegram). Noi possiamo solo sperare che in un futuro prossimo WhatsApp possa riconsiderare la sua posizione in materia di componenti aggiuntivi sviluppati da terze parti. Voi invece come giudicate questa ennesima mossa da parte di WhatsApp?

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