Waze, l’applicazione di navigazione basata sul crowdsourcing (sono gli utenti a segnalare ingorghi, incidenti e altri possibili pericoli lungo il tragitto), sta per evolversi diventando uno strumento per il ride sharing, inizialmente solo nella zona di San Francisco e in Israele, dove il servizio è già attivo. Ad affermarlo è il Wall Street Journal che sostiene però che non si tratterà di un servizio come Uber.

Il sistema si baserà sull’applicazione Waze, utilizzata dagli automobilisti che saranno disposti a “raccogliere” compagni di viaggio, e da Waze Rider, l’applicazione con cui i potenziali passeggeri cercheranno qualcuno che li porti alla stessa destinazione.

A differenza di Uber e altri servizi simili, il progetto di Google non sarà particolarmente remunerativo per il guidatore che dovrebbe percepire poco più di mezzo dollaro a miglio. Più che un metodo per guadagnare sembra un metodo per dividere le spese del carburante e trovare un compagno di viaggio.

Per il momento il servizio sarà attivato in via sperimentale nella Bay Area di San Francisco e non è escluso che in caso di successo venga esteso in altri stati e su percorsi molto più lunghi. Vi lasciamo con il simpatico filmato con cui Google presenta il suo nuovo servizio Waze Commute.