La notizia non è ufficiale ma sono molti i segnali che lasciano presagire un cambio di rotta per Spotify, quasi certamente a partire dal prossimo anno. Il modello di streaming introdotto qualche tempo fa non è più sostenibile, almeno non con il mercato attuale.

Tutto è cominciato da Taylor Swift che ha ritirato la propria discografia da Spotify per divergenze sulla retribuzione proposta dalla piattaforma di streaming agli artisti. E le cose non sono finite, visto che le tre grandi etichette della musica mondiale, Sony Music, Warner Music Group e Universal, non hanno ancora rinnovato il contratto con Spotify in scadenza il primo Ottobre.

La pressione delle tre etichette è molto forte e vuole spingere Spotify ad essere più aggressiva nello spingere i propri utenti a passare ad un piano premium a pagamento. Non è ancora chiaro quale sarà la strategia adottata da Spotify e se c’è chi paventa una svolta drastica, con i contenuti accessibili solo agli utenti premium, qualcuno ipotizza una forte diminuzione dei contenuti free ed una conseguente spinta verso l’upgrade alla versione a pagamento.

Qualunque sia la piega che prenderà la situazione non si prospettano tempi rosei per Spotify e per i suoi utenti, soprattutto se le tre grandi etichette abbandoneranno la piattaforma di streaming musicale.

Via