L’Italia fa ufficialmente parte dei sei Paesi in cui a partire da oggi iniziano le sperimentazioni di Direct, l’app di messaggistica privata collegata a Instagram. A quasi 4 anni dal lancio, Direct diventa un’applicazione autonoma utilizzabile ufficialmente nel nostro Paese e nei cinque Stati seguenti: Portogallo, Israele, Turchia, Cile e Uruguay.

Se consideriamo che ben 14 milioni di italiani (circa un quarto della popolazione complessiva) hanno un account su Instagram, secondo quanto riferito in proposito dal product manager di Instagram Hermal Shah, è comprensibile la scelta di introdurre anche la comunità italiana all’interno dell’esperimento.

Essendo un’app ancora in fase di test, non aspettatevi però chissà quali funzionalità. Al momento Direct ha infatti soltanto tre schermate: si apre con la fotocamera (come Snapchat), nella scheda a sinistra c’è la schermata del profilo con le varie impostazioni e in quella a destra l’interfaccia riservata ai messaggi. Stop.

Come mai questa scissione? È di nuovo Shah a fare da portavoce dell’azienda. In pratica, la scelta deriva dalla semplice constatazione che per consentire un’esperienza di utilizzo migliore è preferibile dedicare focus precisi a ciascun servizio. Questa fase di prova servirà proprio a Instagram per verificare se ciò sia azzeccato o meno.

Del resto, sebbene si tratti “soltanto di un test sperimentale”, è tuttavia evidente che l’azienda di proprietà di Mark Zuckerberg ha tutta l’intenzione di andare dritta verso la scorporazione già vista (e da tutti digerita) fra le app Facebook e Messenger (malgrado le smentite di Hermal Shah in proposito).