In queste ore Samsung pubblica i risultati finanziari relativi al Q2 2020, mentre Huawei si prende una rivincita sul competitor sud coreano soffiandogli il primo posto nella classifica dei più grandi produttori di smartphone al mondo.

Profitto su del 26% ma occhio al mobile

Samsung chiude il secondo trimestre del 2020 con profitto operativo pari a circa 5.803 miliardi di euro, pari ad una crescita del 26% rispetto allo scorso trimestre e al +23% rispetto allo stesso periodo del 2019. Il buon risultato è certamente merito di un’ottima domanda per quanto riguarda il mercato delle memorie, così come quello relativo ai display.

Il ramo mobile paga però l’emergenza COVID-19, nonostante il piccolo recupero durante il mese di maggio abbia permesso a Samsung di chiudere il secondo trimestre con un risultato leggermente migliore rispetto le previsioni. Malgrado ciò, il mercato mobile segna -4% rispetto lo scorso trimestre e -6% rispetto lo stesso periodo dell’anno passato.

L’azienda si aspetta un ritorno alla normalità della domanda relativa al ramo mobile durante il Q3 2020, dove ovviamente il lancio della serie Samsung Galaxy Note 20 previsto per l’evento Unpacked del 5 agosto potrebbe fungere da volano per le vendite durante la seconda metà del 2020. Piccoli cambiamenti anche per quanto riguarda gli investimenti nel 5G sia nel mercato interno che estero, ancora per via dell’emergenza sanitaria globale.

Huawei in cima alla classifica

Un nuovo rapporto pubblicato da Canalys svela come il colosso cinese, per la prima volta, sia riuscito a superare Samsung e divenire il primo produttore al mondo di smartphone. Secondo i dati raccolti dall’istituto di analisi, Huawei ha commercializzato 55.8 milioni di smartphone perdendo il 5% di volume durante il Q2 2020, dove invece Samsung ha visto una flessione del 30% con 53.7 milioni di unità vendute.

Questo è un risultato straordinario che poche persone avrebbero previsto un anno fa” – dichiara Ben Stanton, analista senior di Canalys. “Se non fosse stato per il COVID-19, tutto questo non sarebbe successo. Huawei ha sfruttato appieno la ripresa economica cinese per riaccendere il business degli smartphone. Samsung ha una presenza molto piccola in Cina, con una quota di mercato inferiore all’1%, e ha visto i suoi mercati principali, come il Brasile, l’India, gli Stati Uniti e l’Europa, devastati da focolai e blocchi successivi“.

 

Non solo Huawei può contare su una incredibile penetrazione del mercato domestico con circa il 46% di market share nel Q2 2020, ma detiene anche il 60% del market share complessivo relativo agli smartphone 5G commercializzati in Cina. Il raggiungimento di questo traguardo mostra un’attenta strategia di rilancio del brand mentre l’azienda è impegnata in tre scenari differenti: il ban USA, la crescente ostilità dell’Europa verso la tecnologia 5G con in primo piano il governo inglese e l’emergenza COVID-19.