L’enorme potenza di cui dispongono ormai i chipset per dispositivi mobili potrebbe sembrare esagerata per un uso quotidiano, visto che applicazioni come Instagram, Facebook e WhatsApp non richiedono particolari risorse per funzionare egregiamente.

L’unico settore in cui la potenza non è mai abbastanza è quello dell’emulazione, visto che per riprodurre il funzionamento di un componente hardware richiede una potenza di calcolo non indifferente. Gli smartphone attuali hanno la capacità di emulare egregiamente le console della generazione della prima Sony Playstation, quindi parliamo di oltre vent’anni fa.

Grazie alla potenza dei chipset presentati quest’anno e portati al debutto da Samsung Galaxy S8, Snapdragon 835 nel caso specifico ma anche Exynos 8895, dotato probabilmente di una potenza leggermente superiore, è possibile fare un salto in avanti di almeno sette anni. Parte del merito va anche agli sviluppatori di Dolphin, un emulatore di Nintendo Gamecube e Nintendo Wii che hanno rilasciato una nuova versione della loro app per Android.

Come potete vedere nel video a fine articolo, il Galaxy S8 impegnato nel test riesce a far girare alla perfezione giochi come Super Smash Bros Melee, Super Mario Sunshine e Zelda: the Wind Waker, tre giochi per il Gamecube risalenti a 15 anni fa. Niente altissima risoluzione però, visto che è stata utilizzata l’app Game Tuner di Samsung per limitare la risoluzione a schermo. Vale la pena dunque avere a disposizione tanta potenza per emulare un hardware del 2001? Il box dei commenti è a vostra disposizione.