Cresce in maniera esponenziale il numero di denunce all’AGCOM da parte degli utenti italiani, soprattutto a causa delle variazioni delle condizioni contrattuali e per l’applicazione di costi di disattivazione non dovuti. È questo, in sintesi, il succo della Relazione Annuale 2017 pubblicata dal Garante per le Comunicazioni, che evidenzia una situazione sgradevole per gli utenti.

Cresce infatti il malcontento degli utenti, soprattutto a causa del passaggio alla fatturazione su una base di 28 giorni, che ha di fatto aumentato da 12 a 13 i canoni da pagare nel corso di un anno. Sono quintuplicate le denunce relative alle rimodulazioni ma sono quadruplicate anche quelle relative ai costi di disattivazione e alle tempistiche elevate nella lavorazione delle richieste di recesso.

Emerge infatti una tendenza al peggioramento del servizio offerto agli utenti, che prima si vedono costretti a subire le rimodulazioni e faticano a ottenere il recesso gratuito, obbligatorio per legge, soprattutto in tempi ragionevoli. AGCOM non ha elevati poteri in questo senso e la limitatezza delle sanzioni irrogate, di poco inferiori ai tre milioni di euro nel 2016, rappresenta un deterrente davvero troppo debole.

Stanno inoltre emergendo i primi problemi relativi al roaming europeo gratuito ma da questo punto di vista si sta già muovendo qualcosa. Il Governo ha infatti inserito un emendamento nella legge europea per garantire un maggior potere all’AGCOM che potrà intervenire contro gli operatori che violano il regolamento europeo.

E voi, siete soddisfatti del trattamento ricevuto dagli operatori telefonici? Avete avuto problemi nel cambio di gestore o nel recesso? Il box dei commenti è a vostra disposizione.

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