Un recente studio rivela dati preoccupanti sulla sicurezza dei dispositivi mobile: secondo i dati riportati ben sette applicazioni su dieci presenti sul Play Store condividerebbero i dati degli utenti con compagnie di terze parti interessate a queste informazioni. Per condurre lo studio è stata realizzata un’applicazione, Lumen Privacy Monitor, in grado di analizzare le altre applicazioni installate sul device dell’utente, previa autorizzazione, per scoprire se queste stessero raccogliendo dati e, in caso positivo, a chi li stessero inviando. I dati raccolti da Lumen sono poi mostrati all’utente.

Durante la ricerca sono state prese in esame più di 5000 applicazioni tramite Lumen, installate da più di 1600 persone fin dal lontano 2015. Tuttavia, sebbene il 70% possa sembrare un risultato sorprendente, c’è da dire che molte applicazioni raccolgono informazioni dall’utente come parte integrante del loro funzionamento: Google Maps, ad esempio, sarebbe inutile se non avesse accesso alla posizione. Inoltre gli utenti hanno la possibilità di negare o concedere permessi alle applicazioni grazie alle funzionalità di privacy inserite nelle ultime versioni di Android.

I problemi sorgono quando le applicazioni tracciano le attività effettuate dagli utenti sul web: più della metà di quelle analizzate lo fanno. In questo caso non esiste modo, al momento, per sapere che cosa faranno gli sviluppatori di questi dati.