Spesso alla sigla NFC (Near Field Communication) associamo immediatamente il pagamento rapido. E’ pur vero che questo è l’uso principale che viene fatto della suddetta tecnologia, basti pensare a Samsung Pay, Android Pay e, ultima in ordine di apparizione, LG Pay. Anche in Italia si stanno facendo passi avanti, con Intesa Sanpaolo che ha lanciato il sistema di pagamento da smartphone PAyGO.

Tuttavia, l’NFC potrebbe avere anche numerosi altri utilizzi, come è stato dimostrato da una ricerca condotta congiuntamente dalle università americane di Quinnipiac, Villanova e Arizona State. Esse hanno sfruttato la possibilità che ha l’NFC di fornire all’utente credenziali sicure in tempo reale.

L’utilizzo principale su cui si è soffermato l’esperimento riguarda l’uso dell’NFC per sostituire le chiavi di dormitori e stanze. I vantaggi principali ottenuti sono stati due: innanzitutto un enorme risparmio, poiché non è stato più necessario sostituire ogni anno tutte le chiavi. In secondo luogo, il numero di persone rimaste chiuse fuori dalla propria stanza è diminuito drasticamente. E’ infatti improbabile che gli studenti si dimentichino di portare con sé lo smartphone uscendo dal dormitorio, cosa che invece succedeva con maggior frequenza con le chiavi.

La sostituzione annuale delle chiavi, necessaria per ovvie ragioni di sicurezza, viene adesso effettuata da un sistema centralizzato, che porta a termine questa operazione in poche ore, non dovendo più fisicamente stampare le chiavi.

Cosa ne pensate? Ritenete che lo sviluppo della tecnologia NFC dovrebbe essere maggiormente incentivato anche in Italia? Commentate!

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