Quando abbiamo appreso che il Nexus 5 avrebbe avuto una batteria da “soli” 2.300 mAh, siamo rimasti un po’ tutti basiti: come mai su di uno smartphone tanto potente e con un display non di certo generoso è stata scelta una batteria non molto capiente?

Una delle risposte a questa domanda è presto data direttamente da Qualcomm, ma certamente non ci aspettiamo che la soluzione data dall’azienda dia la possibilità allo smartphone di essere decisamente più efficiente in termini di consumo. Sul Nexus 5 è stato infatti installato il chip Qualcomm QFE1100, che è denominato “Envelope Tracking” (o Monitoraggio dell’Inviluppo). Questo chip aiuta a ridurre il consumo di energia dei componenti a radiofrequenza (3G/4G).


In pratica, con il QFE1100 che si trova a bordo anche del Galaxy Note 3 in versione USA, si riduce del 30% il calore generato dai componenti a radiofrequenza e si riduce del 20% il consumo di energia del segnale trasmesso dallo smartphone. Nello stesso tempo, inoltre, migliora anche la trasmissione del segnale per un upload migliore.

Ovviamente il consumo varia in base all’utilizzo che si fa del proprio dispositivo, per cui questi dati sono da prendere con una certa attenzione. Fatto sta, però, che questo potrebbe essere solo uno degli accorgimenti voluti da Google per ottimizzare il consumo sul suo nuovo Nexus 5. In futuro, ovviamente, sempre più dispositivi saranno dotati di questo nuovo chip.

Qui potete scaricare il file PDF che descrive il componente QFE1100: Qualcomm Document Envelope Tracking.

 

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