Gli smartphone hanno rimodellato gli stili di vita. Pensate a quante operazioni sono state semplificate e quante potenzialità trovano spazio nelle nostre tasche. Con una banale connessione ad internet e un “telefonino” possiamo fare tutto, ma alcuni processi restano macchinosi. Lo spunto è servito a Mauro Leonetti e Fabrizio Meli a far scattare l’idea, l’intuizione: gli si è accesa la lampadina e hanno messo su Jlm, una giovane startup il cui obiettivo è semplificare ciò che ancora semplice non è.

Come le prassi legate ai servizi più disparati che affollano l’era digitale: password e user diversi, profili da autenticare e fogli di registrazione da integrare con mille informazioni. Un gran casotto, nell’epoca del “tutto e subito”. Nasce così Ider, un’app che promette di semplificarci la vita. Alla base c’è un quadratino ormai familiare a tutti: basta inquadrare un QR Code e Ider, a cui abbiamo preventivamente fornito le nostre generalità, farà il resto, consentendo di accedere a servizi o acquistare beni senza perdite di tempo o esercizi di memoria.

Avete presente “entra con Google”? Più o meno la logica di Ider è la medesima applicata fuori da un computer. Riuscirà la startup torinese a riscrivere, ancora una volta, le nostre abitudini?