Stando ad un nuovo report sugli assistenti vocali pubblicato da PwC, gli utenti più giovani stanno adottando tale tecnologia a un ritmo più veloce rispetto a quelli più anziani ma, allo stesso tempo, la stanno sfruttando meno di frequente.

Tale report, infatti, ha rilevato che gli utenti da 18 a 24 anni fanno un minore uso di tecnologia vocale rispetto a quelli compresi nella fascia d’età che va da 25 a 49 anni o anche oltre.

Se la maggior parte dei giovani (18-24 anni) afferma di utilizzare il proprio assistente vocale lo stesso (22%) o più (55%) rispetto a quando ha iniziato ad usarlo, il 23% ha dichiarato di usarlo meno spesso. Ciò avviene a livello generale per il 16% degli utenti smartphone e per il 12% di quelli Amazon Echo.

Pare che la ragione principale per cui gli assistenti vocali stiano trovando meno utilizzo tra i più giovani sia relativa alla privacy: questi ultimi, infatti, non gradiscono interagire nei luoghi pubblici (e, quindi, di fronte ad estranei) con il proprio device ad alta voce, preferendo invece tale soluzione a casa o nei posti riservati.

E nonostante i progressi delle feature degli assistenti vocali (giochi, app, acquisti, controllo intelligente della casa, ecc.), la maggior parte dei consumatori li usa ancora per attività di base come controllare il meteo o le notizie, ascoltare la musica e cercare qualcosa su un motore di ricerca.