L’NFC è ormai diventata una caratteristica comune alla maggior parte degli smartphone moderni, ma richiede la sua presenza su entrambi gli oggetti che si vogliono far entrare in comunicazione. La rilevazione delle emissioni elettromagnetiche potrebbe essere la sua “evoluzione”.

Se ricordate, già qualche tempo fa vi abbiamo parlato delle ricerche eseguite da Disney: il Future Interfaces Group dell’Università Carnegie Mellon di Pittsburgh sta proseguendo in una ricerca simile ed è arrivata a sviluppare un prototipo di smartphone, basato su un Motorola Moto G del 2013.

Ogni dispositivo elettrico ha un proprio campo elettromagnetico, e questa caratteristica può essere utilizzata per identificarlo, almeno finché non viene completamente spento; lo smartphone in questione, dotato di capacità di rilevamento elettromagnetico, è in grado di riconoscere qualsiasi dispositivo elettronico semplicemente toccandolo.

Questo avviene grazie all’aiuto del machine learning, utile per classificare i tipo di dispositivi tramite un ID, ma non solo: in alcuni casi è anche in grado, conseguentemente, di “controllarli”; questo perché, in seguito al rilevamento, lo smartphone lancia l’app che lo permette, come ad esempio nel caso del termostato o della lampadina Philips Hue LED.

I dispositivi che possono essere riconosciuti variano dai televisori ai frigoriferi, dai router alle serrature smart: insomma, si tratta di un campo potenzialmente molto ampio. Secondo il Future Interfaces Group una eventuale versione commerciale potrebbe evitare l’uso di componenti aggiuntivi (potete facilmente notare il connettore sotto il Moto G), utilizzando semplicemente l’antenna già presente o la scocca metallica del device.

Il team ha intenzione di lavorare a ulteriori miglioramenti riguardanti la riduzione di rumore e ottimizzazioni varie, in modo da poter distinguere gli uni dagli altri gli stessi modelli di dispositivo. Il direttore del gruppo, Chris Harrison, sostiene che ci vorrà almeno un altro anno prima di poterlo vedere in commercio. Ci sarà dunque da aspettare, anche se non troppo a lungo.