Da poche ore è stato reso noto che il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta avanzata da TIM per quanto riguarda le sospensioni dei rimborsi ai clienti a causa della fatturazione a 28 giorni.

Il ricorso era stato avviato da TIM nei confronti della delibera AGCOM del 2017, che condannava la fatturazione a 28 giorni e costringeva gli operatori telefonici al rimborso dei clienti danneggiati dalla suddetta metodologia.

Letteralmente, nell’ordinanza si legge che il ricorso TIM non è retto “da sufficienti profili di fondatezza, tali da giustificare, allo stato, la sospensione dell’impugnata sentenza”. Epilogo prevedibile in quanto, a maggio, era già stata data la stessa risposta a Vodafone, Wind e Fastweb, i cui ricorsi sono stati rivisti nella giornata di ieri. A tal proposito, è stato comunicato che sarà emanata la sentenza definitiva tra 7 giorni, una settimana esatta da oggi; Carlo Rienzi, presidente Codacons, ha commentato:

Attendiamo la decisione del Consiglio di Stato sui ricorsi promossi dalle altre società, e se saranno respinte le loro istanze si aprirà la strada ai rimborsi diretti in favore degli utenti, che dovranno ricevere una somma compresa tra i 30 e i 50 euro ciascuno per le maggiori spese sostenute a causa dell’illegittima pratica delle bollette a 28 giorni. Le compagnie telefoniche, come denunciato dal Codacons nei giorni scorsi, stanno giocando d’anticipo offrendo ai propri clienti indennizzi sottoforma di minuti e traffico internet gratis, ma i consumatori devono prestare massima attenzione: tali offerte sono infatti a costo zero per le società della telefonia e potrebbero non compensare il credito vantato dagli utenti per le fatturazioni a 28 giorni.

Stando a quanto appena letto e a quanto deciso dal Consiglio di Stato, è ormai prevedibile che i giudici proseguiranno su questa linea, restando d’accordo con quanto stabilito dalla delibera AGCOM del 2017 e dal TAR. Se dovesse finire come previsto, le compagnie telefoniche saranno costrette a rimborsare quanto incassato in surplus nel periodo che va da giugno 2017 ad aprile 2018 ai rispettivi clienti.