La società BrainGate è riuscita nell’intento di utilizzare un tablet Android (Nexus 9) per aiutare una donna con difficoltà motorie a navigare su internet e comunicare.

Lo scopo è stato raggiunto grazie all’utilizzo delle tecnologie di BrainGate (che prevedono l’impianto di 100 elettrodi nel cervello umano) e di una neuroprotesi dotata di tecnologia Bluetooth.

Per mezzo degli elettrodi e della comunicazione Bluetooth la paziente è stata in grado di impartire comandi al tablet “col pensiero”, senza bisogno della classica interazione tramite gli occhi.

La scelta del sistema operativo non è stata ovviamente casuale, poiché solo un OS aperto alle modifiche come Android poteva permettere di raggiungere un simile risultato.

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