Con una mossa che appare quanto mai tardiva BlackBerry ha annunciato un taglio dei prezzi di BlackBerry PRIV, il suo primo smartphone che utilizza Android, presentato lo scorso anno ma che non ha riscosso il successo sperato. Il “difetto” principale che ha limitato le vendite di PRIV è stato sicuramente il prezzo di lancio, apparso subito troppo elevato rispetto alle offerte presenti sul mercato.

Nel nostro paese il prezzo ufficiale di vendita era di 779 euro, davvero tanti se si considera la scheda tecnica di BlackBerry PRIV e i dispositivi prodotti dalla concorrenza disponibili ad un prezzo nettamente inferiore. BlackBerry sta provando a raddrizzare le vendite tagliando i prezzi anche se la riduzione applicata sembra insufficiente per ottenere i risultati sperati.

Il prezzo ufficiale di BlackBerry PRIV in Italia è infatti sceso a 729 euro, ancora troppi per un mercato che si muove molto più velocemente. BlackBerry non è ancora riuscita a rilasciare l’aggiornamento a Marshmallow, promesso per febbraio ma rimandato a data da destinarsi, causando molta irritazione tra i suoi utilizzatori.

Secondo Seeking Alpha, compagnia statunitense esperta in alasi dei mercati finanziari, gli scarsi guadagni dovuti all’esiguo numero di unità commercializzate impediscono a BlackBerry di supportare a dovere il proprio settore di ricerca e sviluppo e appare sempre più probabile che la divisione hardware venga chiusa definitivamente, lasciando attivo solo il segmento software che attualmente produce la maggior parte degli introiti.

Nonostante l’aura negativa che ruota intorno al produttore canadese, il CEO John Chen tenta disperatamente di mantenere in vita la sezione hardware e nel mese di settembre potrebbe lanciare un nuovo dispositivo che potrebbe essere commercializzato ad un prezzo vicino ai 300 dollari. Anche in questo caso bisognerà vedere se la scheda tecnica sarà all’altezza della concorrenza, attualmente molto agguerrita in quella fascia di prezzo.

Che si stia inesorabilmente avvicinando la fine di BlackBerry? Riuscirà il produttore canadese a risollevarsi o sarà costretto a chiudere con la commercializzazione di smartphone?

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