ARM ha presentato due nuovi processori dedicati all’elaborazione delle immagini, Mali-C52 e Mali-C32. Il target primario di questi due ISP (image signal processor) non è il mercato degli smartphone, ma quello di dispositivi con minori pretese per quanto riguarda la qualità fotografica, come droni, telecamere IP e robot di vario genere. Nonostante il target, ARM crede che l’integrazione di questi due chip, dei core Cortex-A e le varie unità neurali dedicate al machine learning all’interno degli smartphone di ultima generazione possa comunque aumentarne la qualità fotografica, soprattutto se si parla di dispositivi di fascia media.

L’obiettivo di questi due chip è di migliorare le immagini processando al loro interno la profondità di colore HDR ed un’accurata mappatura dei toni; la capacità di scattare foto in condizioni di luce scarsa è cruciale per i dispositivi a cui i due ISP sono destinati che infatti sono anche in grado di accelerare l’esposizione multipla e varie tecniche di riduzione del rumore. In totale, i passi che vengono seguiti all’interno di Mali-C52 e Mali-C32 per ottenere l’immagine finale sono ben 25.

Risultati ottenuti con l’HDR e il chip Mali-C52 di ARM

I due chip sono in grado di processare 600 milioni di pixel al secondo, sufficienti per uno stream in 4K a 60 fps e per scattare fotografie fino a 16 Megapixel. Ovviamente ci sono delle differenze e C52 risulta più potente di C32 in aree come la riduzione del rumore e i miglioramenti 3D lookup del colore.

Attualmente, ARM supporta i due ISP attraverso driver per Linux o programmazione diretta, anche se come detto in precedenza sono comunque pensati per un’eventuale compatibilità con gli smartphone, soprattutto nel caso di Mali-C52.