I cittadini cinesi non sono nuovi a intrusioni poco lecite da parte del loro governo, come ad esempio l’imposizione di installare l’applicazione “Study the Great Nation” sui propri smartphone. Da un certo punto di vista l’app ha il compito di promuovere la propaganda proveniente dal Partito Comunista, ma sembra sia invece stata utilizzata a fini ben poco leciti.

Nello specifico il gruppo “Open Technology Fund” ha chiesto alla società di sicurezza Cure53 di controllare l’applicazione sviluppata da Alibaba. La società di sicurezza tedesca ha immediatamente incontrato diversi problemi cercando di svolgere il classico sistema di reverse engineering, con estreme porzioni di codice scritte con tecniche che impediscono o rendono estremamente difficili questo genere di tecniche.

Nonostante le difficoltà, Cure53 ha trovato del codice che ricorda molto bene quello utilizzato per creare backdoor e che danno all’applicazione i privilegi di amministratore. Inutile dire che nessuna applicazione installata sul proprio smartphone dovrebbe mai avere questo genere di privilegi, in quando le consentirebbe di apportare modifiche sostanziali al sistema operativo all’insaputa dell’utente.

Ulteriori analisi hanno mostrato come Alibaba non solo si occupi del mantenimento dell’applicazione dal punto di vista infrastrutturale, ma anche dello sviluppo di buona parte del codice su cui si basa la backdoor. Inoltre l’applicazione è in grado di trasmettere dati personali salvati all’interno del telefono secondo modalità che ricordano altre applicazioni di questo genere.

Pare che il governo cinese si sia mosso bene per quanto riguarda la diffusione dell’app. Questa, infatti, non viene veicolata attraverso il Google Play Store, ma tramite l’infrastruttura di Alibaba. In questo modo si scavalcano tutti i controlli di sicurezza a cui vanno incontro le app pubblicata tramite lo store digitale di Google.

Per alcuni può essere solo l’ennesima forma di censura della privacy personale da parte del governo cinese, per altri, invece, un campanello di allarme che dovrebbe far preoccupare l’intera comunità internazionale.