L’AGCOM ha pubblicato il quarto Osservatorio sulle Comunicazioni del 2018, riferito al trimestre luglio-settembre 2018, che ci permette di avere un’idea della penetrazione di Iliad nei suoi primi mesi in Italia e la sua influenza sul nostro mercato.
Secondo l’ultimo report le linee mobili attive in Italia al 30 settembre 2018 sono 103,2 milioni: circa 19,8 milioni sono le SIM M2M (Machine to Machine), 83,3 milioni le “Human” (incluse anche quelle solo dati inserite in chiavette per PC o SIM per tablet).
Per quanto riguarda gli operatori, riferendoci alle SIM complessime è TIM la prima della classe con il 31%, seguita da Vodafone (29,4%), Wind Tre (29,1%), PosteMobile (3,9%) e Iliad (2,2%). Se ci limitiamo invece alle sole SIM “Human”, Wind Tre guida la classifica con il 33,2%: chiudono il podio TIM (28%) e Vodafone (26%), con PosteMobile e Iliad che si attestano rispettivamente al 4,8% e al 2,7%.
Nel trimestre di riferimento (luglio-settembre 2018), TIM è dunque ancora leader del mercato in termini di SIM complessive (+5%). Vodafone e Wind Tre, invece, hanno mostrato una perdita percentuale, piccola per Vodafone (-0,8%), più consistente per Wind Tre (-2,3%). Importante considerare che nei risultati di TIM e Vodafone sono stati conteggiati anche i due virtuali Kena Mobile e ho. Mobile.
Limitandoci agli operatori virtuali (Kena e ho. esclusi) e alle SIM “Human”, PosteMobile è il punto di riferimento (47,2%), pur in leggero calo (-0,4%), con Fastweb e Lycamobile distanti ma in crescita (rispettivamente al 20,4% e al 12,8%, con un +2,2% e un +0,8%).
Passando al traffico dati, nel grafico qui sopra possiamo notare importanti crescite. Il numero di SIM che hanno avuto accesso a Internet è salito sfiorando i 57,3 milioni, con un consumo di gran lunga superiore rispetto agli anni scorsi e un bel +60% rispetto al 2017 (anche grazie alla maggiore quantità di GB offerti di recente). Il consumo medio mensile si attesta a quota 3,88 GB.
Diamo uno sguardo infine alle portabilità: in positivo troviamo TIM, Iliad e il complessivo dei MVNO, in calo Vodafone e soprattutto Wind Tre. Il totale è stato di oltre 130 milioni dall’inizio dell’anno, favorito dalla crescente concorrenza.