L’abbattimento della tariffazione differenziata per il roaming è una di quelle operazioni coerenti con la filosofia europea focalizzata alla rimozione delle barriere tra Stati membri. Se da un lato ne hanno giovato i consumatori il rovescio della medaglia è a carico degli operatori telefonici, che tolti i balzelli del roaming si trovano con un gruzzoletto in meno.
Tuttavia l’assimilazione di una direttiva tanto radicale per realtà piccole come gli operatori virtuali può essere devastante, e per evitare che le risorse destinate al “pari trattamento” fossero prelevate dalle tasche di tutti i clienti compresi coloro i quali non sono soliti viaggiare, l’AGCOM ha concesso una proroga a tre MVNO italiani.
Fastweb, Tiscali e Digi Mobil avranno altri 365 giorni per allinearsi al resto dei gestori. Nel frattempo potranno applicare un sovrapprezzo comunque ben limitato dall’autorità: […] Le soglie massime di sovrapprezzo applicabili sono (valori IVA esclusa): 3,2 (2,4 per Fastweb) €cent/min per le chiamate (uscenti); 1 €cent per SMS (uscenti); 0,77 (0,6 per Fastweb) €cent/MB per traffico dati (0,6 €cent a partire dal 1° gennaio 2018)”.
Trascorso l’anno di proroga, tutti i gestori operanti nel panorama italiano saranno allineati al roam like at home.