Come probabilmente saprete, da oggi, 15 giugno 2017, non verranno più attribuite tariffe aggiuntive per il traffico voce, dati e SMS nei Paesi facenti parte dell’Unione Europea: in poche parole niente più costi di roaming, gli utenti potranno usufruire delle soglie incluse nei pacchetti della loro offerta nazionale.

In questo articolo proviamo a fare un riepilogo, analizzando come siamo arrivati fino a questo importante traguardo e cercando di informarvi su tutto ciò che c’è da sapere sull’argomento e a rispondere a tutte le vostre domande.

In alternativa avete la possibilità di ascoltare il nostro Matteo che vi illustrerà nei dettagli la situazione in meno di 10 minuti:

Perché il roaming costa(va) così tanto?

Partiamo dalle basi: cosa significa “roaming” e perché fino a questo momento aveva costi così alti? Quando viaggiamo all’estero e utilizziamo la rete di altri Paesi sul nostro smartphone dotato di SIM italiana siamo in roaming: il nostro operatore nazionale lavora insieme a operatori di altri Paesi per permetterci di rimanere sempre connessi o comunque raggiungibili; nei momenti in cui utilizziamo il telefono per chiamare, mandare SMS o navigare il “nostro” operatore paga quello estero per il servizio offerto, e questi costi, definiti prezzi di roaming all’ingrosso, sono sempre stati decisamente alti, soprattutto quelli per il traffico dati: proprio per questo motivo poi la nostra bolletta tende(va) a lievitare.

Il “primo” passo dunque per poter permettere costi di roaming azzerati ai consumatori è stato quello di ridurre considerevolmente questi prezzi all’ingrosso: dal 15 giugno il tetto massimo per i dati Internet passa da 50€/GB a 7,7€/GB, e continuerà a scendere negli anni successivi, arrivando a 6€/GB al 1 gennaio 2018, 4,5€/GB al 1 gennaio 2019 e così via fino a giungere, il 1 gennaio 2022, a soli 2,5€/GB. Per le chiamate il tetto passerà da 0,05€/minuto a 0,032€/minuto, mentre quello per gli SMS verrà dimezzato, passando da 2 cent a 1. Ovviamente questi nuovi limiti contribuiranno in modo decisivo a garantire una sostenibile fine delle tariffe di roaming.

Sempre a proposito di prezzi, una “curiosità” di cui forse non siete a conoscenza: qui in Italia ci lamentiamo spesso dei prezzi per le nostre tariffe, che possono variare dai 6/8 euro di quelle più convenienti (purtroppo solitamente solo winback) ai 15 euro o più se optiamo per qualcosa con soglie più elevate (o tariffe non troppo convenienti: al riguardo potete consultare la nostra guida). Sapevate che, ad esempio, in Lettonia si spendono in media 3,70 euro al mese per utilizzare lo smartphone, e che in altri Paesi, come l’Irlanda, si arriva a 23,80 euro? Sapevate che, ad esempio, le tariffe più economiche che includono minuti, SMS e dati (600, 225 e 1 GB) in Estonia partono da circa 8 euro al mese, mentre in Ungheria arrivano addirittura a 60 euro mensili (in entrambi i casi tasse escluse)?

Tornando ai costi di roaming: l’UE sta lavorando da diversi anni alla loro riduzione per i consumatori finali; rispettivamente dal 2007 e dal 2009 i prezzi per le chiamate e i messaggi all’estero sono diminuiti entrambi del 92%, mentre dal 2012 (anno in cui venne creato il primo tetto massimo) quelli per la connessione dati sono scesi addirittura del 96%. La seguente tabella spiega bene l’andamento tariffario di questi anni:

Cosa succede dal 15 giugno 2017 e chi può usufruire dei vantaggi

Abbiamo visto come i costi all’ingrosso e di conseguenza quelli per i consumatori siano calati sensibilmente negli ultimi anni; ma cosa succede dunque dal 15 giugno? Gli operatori mobili sono costretti a offrire minuti, SMS e traffico dati allo stesso prezzo di quello nazionale, e questo significa che se nel pacchetto abbiamo 500 minuti, 500 SMS e 2 GB di Internet potremo utilizzarli anche all’estero. Naturalmente tutto questo viene concesso a coloro che hanno stabile residenza in uno dei Paesi membri della UE e/o a coloro che dimostreranno di avere legami stabili con essi (ad esempio studenti o lavoratori).

I fornitori possono prevedere però meccanismi di controlloequi, ragionevoli e proporzionati sulla base di indicatori oggettivi per rilevare i rischi di uso abusivo o anomalo” durante la permanenza all’estero, che dovrà essere temporanea. Questi controlli possono includere confronti statistici di utilizzo del traffico tra il Paese di residenza e gli altri, ma devono riguardare un periodo di almeno 4 mesi (“politiche di utilizzo corretto”)

I cittadini europei possono continuare ad acquistare SIM card in qualunque Paese, ma potrebbero non usufruire dei vantaggi del roam like at home se lo Stato sarà diverso da quello di residenza o se non dimostreranno di avere stabili legami con lo Stato dove hanno comprato la scheda.

Tutto questo è studiato per combattere gli abusi commerciali (ad esempio acquisto di massa e rivendita di SIM card per l’uso permanente in altri Stati) e individuali da parte dei consumatori stessi: il sistema è infatti ideato per i viaggiatori, e se l’operatore dovesse rilevare un utilizzo di almeno 2 mesi all’estero nell’arco dei 4 mesi nominati più su, potrà inviare un avviso; una volta ricevuto questo avviso il consumatore avrà diritto a 2 settimane di tempo per chiarire la situazione, altrimenti potrà dover pagare piccoli supplementi per il traffico utilizzato.

Possiamo utilizzare tutto il traffico a disposizione? Non esattamente…

Esistono alcune altre regole, che hanno lo scopo di evitare conseguenze negative (leggasi aumenti dei prezzi interni).

La prima è piuttosto “prevedibile”: per le schede prepagate che non prevedono pacchetti di minuti, SMS e dati, l’utente può utilizzare il roam like at home fino all’importo del credito residuo; questo significa che può utilizzare la quantità di dati acquistabili con quel credito ai prezzi delle tariffe wholesale, cioè quelle previste all’ingrosso.

Un esempio chiarirà meglio la questione: se sulla prepagata da 20 euro abbiamo 13 euro di credito residuo (10,74 euro tasse escluse), possiamo utilizzare al massimo circa 1,4 GB di dati (valore che salirà con gli ulteriori ribassi).

E per i contratti che includono dati illimitati o soglie alte e prezzi molto bassi? In questi casi,se disponiamo di chiamate e SMS illimitati possiamo usufruirne liberamente (in linea generale), ma per quanto riguarda il traffico dati ci sono delle limitazioni, anche se al momento gli operatori si comportano in modi differenti (e sono probabili ulteriori cambiamenti in corsa) e la questione risulta piuttosto complicata e in alcuni casi poco chiara.

TIM

L’operatore permette, secondo le ultime indicazioni, di utilizzare senza alcuna limitazione (seguendo le regole di utilizzo corretto previste dal Regolamento UE n. 2016/2286) tutto il traffico dati incluso nell’offerta nazionale (oltre a minuti e SMS): se dunque la vostra promozione prevede 6 GB di dati (come la tariffa TIM Special Unlimited), potete utilizzarli tutti senza problemi. Come recita il sito TIM: “L’utilizzo delle offerte nazionali nei Paesi dell’Unione Europea, senza alcun sovrapprezzo, è consentito nell’ambito di viaggi occasionali nel rispetto delle politiche di utilizzo corretto dei servizi di roaming e del legame stabile con l’Italia da dimostrare su eventuale richiesta di TIM, ai sensi del Regolamento Europeo 2016/2286, al fine di prevenire abusi e utilizzi anomali.” Per maggiori informazioni seguite questo link.

Tre

Anche Tre permette di utilizzare tutto il traffico senza limitazioni (sempre secondo le regole UE citate più su), esattamente come se vi trovaste in territorio italiano: se avete ad esempio attiva la promozione Tre ALL-IN Prime potete usufruire di tutti gli 8 GB di dati e di tutti i minuti e SMS, proprio come in Italia.

Vodafone

L’operatore rosso si comporta in modo differente: i clienti possono utilizzare senza limitazioni i minuti di chiamate e gli SMS previsti dalla loro offerta, ma per quanto riguarda il traffico dati hanno a disposizione solo una parte dei GB; per capire quanti potete fare riferimento al procedimento spiegato qui in basso. Sul sito si legge: “potrai usufruire delle componenti gratuite che includono traffico dati e delle opzioni che includono traffico dati illimitato solo sul territorio nazionale“. Per maggiori informazioni potete recarvi qui.

Wind

Anche Wind opera in modo simile a Vodafone: per quanto concerne minuti e SMS non ci sono limitazioni, ma il traffico dati non è illimitato; anche qui potete fare riferimento al procedimento a seguire e al sito.

Operatori virtuali

Qui la faccenda si fa più complicata: gli operatori virtuali hanno infatti l’opportunità di chiedere delle deroghe e/o inserire dei sovrapprezzi, almeno inizialmente. Qui ne citiamo alcuni, ma per maggiori informazioni potete contattare i vari operatori.

Coop Voce non inserisce nessuna limitazione; come recita il sito stesso infatti è possibile utilizzare tutti i minuti, gli SMS e il traffico dati (sono esclusi solamente i pacchetti e le tariffe dati a tempo, come Web 30 ore e Web 100 ore). Stessa cosa per PosteMobile (che mette a disposizione delle FAQ sul suo sito) e Kena Mobile, mentre Lycamobile aderirà solo parzialmente (tariffe a consumo standard e niente pacchetti tutto incluso).

Fastweb Mobile mette dei paletti, permettendo di utilizzare solo fino a 1 GB in roaming UE (100 MB per Mobile 100), così come recita il sito. L’offerta Mobile Freedom vedrà limitati anche minuti e SMS (500 in entrambi i casi).

Tutto ciò dovrebbe riguardare solo i pacchetti e non le opzioni gratuite che includono esclusivamente traffico dati. In ogni caso per avere certezze potete contattare il vostro operatore chiedendo delucidazioni.

Quanti GB posso utilizzare esattamente?

In alcuni casi (come per Vodafone e Wind) il cliente può avere a disposizione non oltre il doppio del volume di dati acquistabili per il valore del contratto al price cap all’ingrosso.

Per esempio: se abbiamo un’offerta da 70 euro al mese (57,85€ tasse escluse) che comprende minuti, SMS e dati illimitati e viaggiamo all’estero, possiamo utilizzare tutti i minuti e SMS che vogliamo, ma per quanto concerne i dati possiamo usarne al massimo il doppio dell’equivalente che potremmo acquistare con i 57,85 euro al prezzo wholesale; in pratica avremmo a disposizione circa 15 GB (destinati a salire nei prossimi anni con gli ulteriori cali di prezzo).

Dato che questo punto è molto importante da comprendere (ed è anche il più “controverso”), facciamo altri esempi chiarificatori su pacchetti non illimitati prendendo in esame un paio di reali tariffa, come Vodafone Special 1000 e Fastweb Mobile 250:

  • Vodafone Special 1000 prevede 1000 minuti, 1000 SMS e 2 GB di Internet: in questo caso all’estero potremo utilizzare tranquillamente i minuti e gli SMS senza dover pagare niente di più, ma per i dati? La loro quantità dipende dai costi all’ingrosso di cui abbiamo parlato (dal 15 giugno 7,7 euro/GB), e va moltiplicata per 2: questo significa, dopo un paio di calcoli, che avremo a disposizione praticamente la stessa soglia di GB (togliamo le tasse dai 10 euro e poi dividiamo per 3,85).
  • Diversa la questione di Fastweb Mobile 250, che include 250 minuti, 250 SMS e 6 GB di Internet: i minuti e gli SMS resteranno tranquillamente utilizzabili, ma i dati no; come abbiamo visto più su, Fastweb limita l’utilizzo a 1 solo GB.

Chiamate e SMS dall’estero verso altri Paesi UE sono incluse?

Effettuando una chiamata oppure inviando un SMS verso l’Italia da un Paese estero (tra quelli facenti parte degli accordi), con attiva un’offerta che prevede minuti ed SMS inclusi non viene chiesto alcun sovrapprezzo. Nel caso in cui vi troviate però in Francia e vogliate telefonare o mandare SMS in Francia o in altri Paesi che non siano l’Italia è necessario pagare secondo consumo.

Tutto bello, ma i prezzi nazionali subiranno degli aumenti?

Dall’entrata in vigore dei primi provvedimenti per ridurre i costi del roaming, i prezzi nazionali sono addirittura diminuiti, e dunque secondo l’UE non c’è motivo per cui questo trend debba invertirsi. Le regole di cui abbiamo parlato più su sono state create con questo scopo.

La legge di attuazione adottata dalla Commissione nel dicembre 2016 lascia comunque un piccolo “salvagente”: è previsto un sistema eccezionale e temporaneo di deroga, autorizzato eventualmente dai regolatori nazionali, nel caso in cui la fine delle tariffe di roaming in un mercato specifico possa portare ad aumenti dei prezzi interni per i clienti del gestore.

La deroga può essere autorizzata solamente se le perdite al dettaglio dell’operatore sono equivalenti o superiori al 3% o più del suo margine sui servizi mobili.

Paesi aderenti

I Paesi in cui sarà possibile utilizzare i GB e i minuti dell’offerta nazionale sono i 28 facenti parte dell’Unione Europea (al momento è ancora incluso il Regno Unito), con l’aggiunta di altri Paesi dello Spazio economico europeo. Precisamente si tratta di:

  • Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria, con l’aggiunta di Islanda, Liechtenstein e Norvegia

In conclusione

In pratica, dal 15 giugno 2017, noi italiani possiamo viaggiare negli altri Paesi membri dell’Unione Europea e utilizzare minuti, SMS e dati inclusi nelle nostre Vodafone Special, TIM Special, Tre ALL-IN, Wind All Inclusive, etc. etc., senza dover pagare cifre aggiuntive oltre a quelle mensili (quadri settimanali in realtà) che già sborsiamo, ammesso di seguire le regole e le limitazioni di cui sopra.

Speriamo di aver chiarito i vostri dubbi con questo nostro articolo e il video che potete trovare qui di seguito. Se volete saperne di più potete fare riferimento ai link tra le fonti, che rimandano ai siti della Commissione Europea e del Consiglio Europeo, oppure contattare direttamente il vostro operatore.