Lo shopping online dallo smartphone è e sarà parte fondamentale di questo Black Friday secondo Akamai: i consumatori utilizzano sempre più spesso i loro dispositivi mobili per gli acquisti, anche per una questione di rapidità e immediatezza, ma occhio, perché questa dovrebbe essere garantita anche dall’altra “parte”.

I dati sottolineano ancora una volta come il commercio online tramite smartphone stia prendendo sempre più piede, e i motivi li abbiamo già nominati più su; con il Black Friday in arrivo però, è il caso di parlare di una questione molto importante, che può fare la differenza per i commercianti e i siti di e-commerce in generale: i tempi di caricamento.

Il problema è semplice: più visitatori accedono ai siti, maggiori difficoltà hanno questi ultimi a gestirli, con conseguente aumento dei tempi di risposta e calo degli acquisti; le aspettative degli utenti sono sempre più alte e i dati Akamai sottolineano come potrebbe bastare un ritardo di due secondi nei tempi di caricamento per aumentare il cosiddetto bounce rate del 103%: detto più chiaramente non ci vuole molto per far sì che l’utente abbandoni il sito dopo pochi secondi in caso di rallentamenti.

Chiaramente restano sempre i prezzi e la convenienza i primi aspetti di cui tiene conto l’acquirente, ma anche quando i prezzi sono ridotti, dei buoni tempi di caricamento della pagina possono fare la differenza: basti pensare che, secondo le statistiche, gli acquirenti che durante il Black Friday 2016 hanno visto le pagine caricate sugli smartphone a una velocità di 1,3/1,4 secondi avevano più del doppio delle probabilità di procedere con l’acquisto rispetto a quelli che hanno dovuto sopportare tempi di caricamento elevati in una qualunque giornata di ottobre.

Per questo motivo i vari siti di e-commerce hanno tutti i motivi per curare e rendere il più efficienti possibile le loro pagine, specialmente su mobile: abbiamo visto già diverse volte, anche recentemente, come crash o rallentamenti dei siti possano portare le persone a rivolgersi altrove.