Google continua a perfezionare Android Auto, il suo sistema che trasforma il display dell’automobile in un’estensione intelligente dello smartphone.

Nelle ultime settimane sono infatti emerse alcune interessanti novità che riguardano sia le funzionalità disponibili che i requisiti tecnici della piattaforma, in grado di delineare un quadro molto più chiaro del futuro di questa tecnologia per l’automotive.

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GameSnacks resta a bordo: falso allarme sulla rimozione dei giochi

Cominciamo con la prima informazione utile, che smentisce un’indiscrezione rivelatasi infondata. Poche settimane fa si era infatti diffuso un certo allarme tra gli utenti di Android Auto: l’applicazione GameSnacks, che consente di giocare a semplici videogiochi durante le soste alla guida, sembrava essere scomparsa dai dispositivi di molti automobilisti.

La preoccupazione era comprensibile, considerando che si trattava di una delle poche opzioni di intrattenimento pensate specificamente per l’utilizzo in auto, ottimizzata per gli schermi dei veicoli e per le pause in attesa.

android auto gamesnacks

Ebbene, Google ha voluto chiarire la situazione attraverso i propri canali ufficiali. Un moderatore del forum di Android Auto ha confermato che non si trattava affatto di una rimozione intenzionale dell’applicazione, ma semplicemente di un problema tecnico temporaneo.

La soluzione è di fatto arrivata con gli aggiornamenti successivi: gli utenti che hanno installato la versione 15.3 o successive dell’app Android Auto hanno visto ricomparire GameSnacks nel proprio elenco di applicazioni disponibili. Si è trattato quindi di un semplice bug, risolto in tempi relativamente brevi dal team di sviluppo.

Addio ad Android Oreo: requisiti più elevati per il sistema operativo

Passando alle modifiche più significative, quella più interessante riguarda i requisiti minimi di sistema. Con la versione beta 15.5 di Android Auto, Google ha definitivamente deciso di abbandonare il supporto per Android 8.0 e 8.1, conosciuti comunemente come Oreo.

La scelta non è sorprendente, visto che se ne vociferava da tempo: già nel luglio dello scorso anno, la pagina di supporto ufficiale aveva menzionato Android 9.0 come requisito minimo. Tuttavia, gli aggiornamenti successivi avevano continuato a funzionare anche sui dispositivi con versioni più datate del sistema operativo, e persino la descrizione sul Play Store indicava ancora Android 8.0 come compatibile.

Ora sembra che Google abbia deciso di rendere effettiva questa transizione, lasciando dunque formalmente indietro una versione del sistema operativo datata 2017, e dunque ormai piuttosto anziana per gli standard tecnologici attuali.

Interfaccia ridisegnata per dare più spazio nelle impostazioni

Un’altra modifica riguarda l’aspetto visivo della sezione impostazioni di Android Auto. Attualmente, quando si accede a questa area dell’app, vengono infatti visualizzati quattro elementi contemporaneamente. Con il prossimo aggiornamento, Google ha deciso di aumentare la spaziatura tra le varie voci, rendendo l’interfaccia più ariosa e probabilmente più facile da consultare mentre si è alla guida.

android auto settings

Il cambiamento comporterà che saranno visibili solo tre elementi alla volta invece di quattro, per una scelta progettuale che riflette l’attenzione di Google verso l’usabilità durante la guida: gli elementi più distanziati sono infatti più facili da selezionare con precisione, riducendo il rischio di toccare accidentalmente l’opzione sbagliata mentre si è al volante.

Icone che cambiano colore

Forse la novità più appariscente dal punto di vista estetico riguarda il comportamento del nuovo lettore multimediale. Gli sviluppatori di AssembleDebug, analizzando il codice della versione beta, hanno infatti scoperto che l’icona dell’applicazione visualizzata nell’intestazione del media player cambierà colore in base alla tonalità predominante della copertina del brano in riproduzione.

La caratteristica è stata testata con diverse applicazioni e funziona correttamente con Spotify, VLC player e Google News. Curiosamente, però, non sembra ancora attiva per YouTube Music, il servizio di streaming musicale di proprietà della stessa Google. È possibile che si tratti di un’implementazione graduale o che YouTube Music riceva questa funzionalità con un aggiornamento separato.