Xiaomi ha da poco aggiornato la sua pagina ufficiale dedicata al ciclo di vita dei dispositivi e ha decretato il termine degli aggiornamenti di Android e di sicurezza per nove smartphone, distribuiti tra fascia bassa, media e alta. La fine del supporto software è un momento che arriva per tutti i dispositivi elettronici e, se possedete uno di questi smartphone del brand cinese, è forse il caso di cominciare a guardarvi attorno. Vediamo i dettagli.
Quando un dispositivo di Xiaomi, ma anche di qualunque altro produttore, viene classificato come “End of Life” (EOL), significa che da quel momento in poi non riceverà più alcun aggiornamento ufficiale. Il software resta così com’è, con tutti i pro e i contro del caso: niente più patch di sicurezza, niente correzioni di bug (a meno di casi particolari o gravi) e nessuna nuova versione del robottino verde.
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Xiaomi “stacca la spina” a nove smartphone
Com’era prevedibile, i primi a essere colpiti da questa “pulizia” sono i modelli entry-level. Tra gli smartphone di Xiaomi in questa fascia di prezzo ad essere arrivati al termine del supporto software troviamo Redmi A1, POCO C50 e Redmi A1+, già fermi da parecchio tempo con la MIUI 13 basata su Android 12. Rilasciati sul mercato ad un prezzo contenuto, questi dispositivi hanno ricevuto poca attenzione software da parte del produttore, come spesso accade per i modelli di questa fascia di prezzo, dunque la notizia non suona come una sorpresa.
Salendo un po’ di prezzo, troviamo due smartphone di fascia media: stiamo parlando di POCO M5 e di Redmi 11 Prime 4G, entrambi rilasciati nel 2022. Sebbene ufficialmente i due dispositivi siano rientrati nei tre anni tipici di supporto software da parte di Xiaomi, gli aggiornamenti in questi anni sono stati pochi e abbastanza inconsistenti.
In questa fascia di prezzo troviamo anche due dispositivi poco conosciuti ma che hanno avuto un discreto successo nella cerchia di appassionati: Xiaomi Mi 11 Lite 5G NE e Mi 11 LE, che si fermano ufficialmente ad Android 14 con HyperOS 2. Questi due dispositivi hanno ricevuto un discreto supporto software, ricevendo una versione più aggiornata della HyperOS anche rispetto a dispositivi di fascia più alta.
Ed è proprio con gli ex flagship che chiudiamo questa lista. Gli ultimi dispositivi del brand cinese a non essere più aggiornati a partire da questo mese sono infatti Xiaomi 11T e Xiaomi 11T Pro, due dispositivi del 2021 che hanno riscontrato un grande successo. Entrambi sono stati aggiornati regolarmente durante i tre anni di supporto ufficiali, ricevendo patch di sicurezza, nuove funzionalità e il passaggio a HyperOS con l’aggiornamento ad Android 14.
Se siete dunque tra i possessori di uno di questi nove smartphone di Xiaomi, forse è arrivato il momento di pensare all’acquisto di un nuovo dispositivo. L’arrivo del termine del supporto software non significa che lo smartphone smetterà immediatamente di funzionare, ma l’assenza di patch di sicurezza può diventare un problema reale, soprattutto col passaggio del tempo.