La sfida sui chatbot di intelligenza artificiale non si gioca solamente sulla potenza dei modelli o sulle funzionalità disponibili, ma anche sulla capacità di garantire un adeguato livello di privacy. Anzi, questo è uno dei temi più sensibili da quando l’AI ha fatto il suo dirompente ingresso nella vita quotidiana delle persone. Basti pensare a quanto accaduto con le preoccupazioni sull’arrivo di Meta AI su WhatsApp e sulle innovazioni di Samsung per proteggere i dispositivi Galaxy. In questo panorama si inserisce Lumo, il chatbot AI di Proton che mette la privacy degli utenti al primo posto.
Lumo, l’AI che difende la privacy
Proton, l’azienda svizzera diventata celebre per aver costruito un ecosistema digitale incentrato sulla privacy, ha presentato ufficialmente Lumo, il suo primo assistente basato sull’intelligenza artificiale. L’azienda parte dall’idea che gli strumenti di intelligenza artificiale debbano essere disponibili senza compromettere la riservatezza dei dati personali. Lumo nasce con l’obiettivo di restituire agli utenti il controllo sulle proprie informazioni, distinguendosi nettamente da molti dei servizi concorrenti, spesso accusati di alimentare modelli economici basati sulla raccolta dei dati personali.
A differenza dei chatbot più noti (come ChatGPT, Gemini e Copilot), Lumo non conserva le conversazioni, non sfrutta i dati per addestrare il modello e non dipende da infrastrutture esterne. Tutti i contenuti generati restano crittografati sul dispositivo dell’utente e non vengono mai condivisi con terze parti. Anche la crittografia adottata è quella ad accesso zero, la stessa già usata da Proton Mail, Proton Drive e Proton Pass.
Lumo è disponibile sia via web sia tramite app per dispositivi Android e iOS. Può essere utilizzato liberamente anche da chi non possiede un account Proton, ma accedendo con le proprie credenziali si ottengono funzionalità aggiuntive come la cronologia protetta delle chat, che resta sempre in locale sul dispositivo e non viene sincronizzata nel cloud. Per chi desidera prestazioni superiori, la versione Lumo Plus sblocca la possibilità di effettuare caricamenti multipli, rimuove i limiti giornalieri e garantisce una maggiore fluidità di utilizzo.
Lumo può cercare informazioni online, analizzare documenti caricati, sintetizzare contenuti testuali e rispondere sia a input scritti sia vocali. Tra le funzionalità c’è anche la modalità fantasma, che consente di eliminare automaticamente ogni traccia della conversazione una volta terminata, offrendo un livello di discrezione elevato per contesti sensibili, come domande di salute, comunicazioni personali o attività aziendali riservate. Un approccio diverso che prova a proporre una forma di intelligenza artificiale più etica e rispettosa della privacy degli utenti.