Negli ultimi mesi si è parlato con una certa insistenza dei problemi alla batteria che hanno interessato vari modelli della serie Pixel a di Google e, come spesso accade in questi casi, la situazione si è evoluta in maniera piuttosto rapida. A partire dall’8 luglio prossimo venturo infatti, tutti i possessori di Pixel 6a riceveranno un aggiornamento software obbligatorio (e a quanto pare automatico) che introdurrà nuove limitazioni per la batteria; una notizia che, prevedibilmente, non farà piacere a chi ancora utilizza questo dispositivo come telefono principale.
Motorola edge 60, 8/256 GB
50+50+10MP, 6.67'' pOLED 120Hz, Batteria 5200mAh, ricarica 68W, Android 15
Google sta per tagliare le gambe ad alcuni Pixel 6a
Entrando più nel dettaglio, l’aggiornamento (basato su Android 16) verrà distribuito automaticamente su tutti i Pixel 6a, ma avrà effetti concreti solo su un sottoinsieme di dispositivi identificati da Google come interessati; in particolare la modifica riguarderà la gestione della batteria e, stando a quanto dichiarato dalla stessa azienda, comporterà una riduzione significativa della capacità residua e delle prestazioni di ricarica.
Per chi si stesse chiedendo come venga determinato se il proprio dispositivo rientra tra quelli interessati, al momento non c’è una risposta univoca, sappiamo che le limitazioni entreranno in vigore una volta che il telefono avrà raggiunto i 400 cicli di carica complessivi (traguardo che la maggior parte degli utenti raggiunge dopo circa due anni di utilizzo) e che coloro che non hanno ancora raggiunto questo limite riceveranno una notifica di promemoria al raggiungimento dei 375 cicli; tuttavia, ciò non implica necessariamente che il numero di cicli sia il fattore determinante.
La dichiarazione dell’azienda, che riportiamo di seguito, non è infatti estremamente chiara al riguardo:
Tutti i dispositivi Pixel 6a riceveranno un aggiornamento software automatico obbligatorio ad Android 16, con distribuzione a partire dall’8 luglio 2025, ma solo i dispositivi interessati riceveranno le funzionalità di gestione della batteria. Alcuni utenti noteranno le modifiche prima di altri, poiché le funzionalità di gestione della batteria si attivano solo dopo che un dispositivo interessato ha raggiunto i 400 cicli di ricarica.
…Non tutti i dispositivi Pixel 6a sono interessati dalla riduzione della capacità della batteria e delle prestazioni di ricarica. Se il tuo dispositivo non è interessato, le funzionalità di gestione della batteria rimarranno invariate e non avrai diritto a queste opzioni di supporto nell’ambito di questo programma.
Per quel che concerne le opzioni di supporto menzionate, consapevole dell’impatto di questo aggiornamento, Google ha messo a disposizione un pacchetto di soluzioni per i proprietari di Pixel 6a interessati; grazie a questa pagina si può verificare l’eventuale diritto a:
- sostituzione gratuita della batteria effettuabile in un centro assistenza o tramite spedizione
- rimborso in contanti
- credito sconto per l’acquisto di un nuovo Pixel sul Google Store
Si tratta di un approccio simile a quello che abbiamo già visto con il Battery Performance Program dedicato ai modelli più datati e che, evidentemente, Google ha scelto di estendere anche al Pixel 6a nel tentativo di contenere le criticità emerse.
Dunque perché abbiamo detto che non è chiaro quali siano i dispositivi interessati? Abbiamo utilizzato la pagina di supporto fornita dall’azienda per verificare un Pixel 6a presente in redazione, smartphone che ha già superato i 400 cicli di ricarica e che, teoricamente, dovrebbe rientrare tra i dispositivi interessati; tuttavia, secondo il tool di Google questo dispositivo non ha diritto a nessuna delle opzioni di supporto sopra menzionate.
Ciò farebbe presumere che forse il numero di cicli di ricarica non è determinante, potrebbero entrare in gioco altri fattori non verificabili direttamente dall’utente, come per esempio le componenti utilizzate nella linea di produzione; l’azienda potrebbe infatti aver identificato determinati lotti di smartphone assemblati con componenti risultate non idonee, e che potrebbero aver causato i recenti problemi di alcuni Pixel 6a.
Ad ogni modo, alcuni segnali fanno pensare che questo tipo di aggiornamenti e di gestione vincolata della batteria potrebbe diventare la norma per i dispositivi Pixel, in particolare della serie a che, stando a diverse testimonianze, soffre più frequentemente di problemi legati al deterioramento degli accumulatori; il Pixel 9a per esempio integra di default le funzionalità di Assistenza per la salute della batteria e non consente di disabilitarle, nemmeno sui nuovi dispositivi.
Se siete ancora in possesso di un Pixel 6a, i consigli da seguire sono:
- controllare regolarmente eventuali comunicazioni da parte di Google
- verificare il numero di cicli di carica del vostro smartphone (utilizzando app di terze parti perché i Pixel non integrano tale funzione)
- verificare sul sito web linkato poco sopra l’eventuale diritto alle opzioni di supporto
- valutare fin da subito l’eventualità di passare a un modello più recente
Per chi tra voi, magari più smaliziato con la tecnologia, stesse pensando di aggirare i limiti di Google installando una versione vecchia del firmware, ci sono cattive notizie: l’azienda vi ha preceduto, e ha rimosso tutti i file immagine di fabbrica del Pixel 6a dalle pagine relative alla versione stabile, così come da tutte le pagine Beta attuali.
Insomma, gli utenti interessati dovranno attendere ancora qualche giorno prima di scoprire se il proprio smartphone verrà irrimediabilmente castrato da Google, magari cominciando a preventivare di dover mettere mano al portafoglio.