Sappiamo già da qualche tempo che Gemini, il chatbot basato sull’intelligenza artificiale Made by Google che continua a confermarsi uno dei progetti più attivamente sviluppati da Google, imparerà a generare video.
Le prime indicazioni in tal senso sono emerse a metà febbraio e oggi, a quasi un mese di distanza, emergono nuovi indicazioni sulla funzionalità e, più nello specifico, sui limiti che caratterizzeranno la generazione dei video.
Indice:
Google lavora per donare a Gemini la capacità di generare video
Con il Pixel Drop di marzo 2025, Google ha annunciato che il supporto alle conversazioni multilingue e alle potenzialità multimodali di Gemini Live verranno estese a più smartphone; nel frattempo, il colosso di Mountain View continua ad apportare novità al proprio assistente, ad esempio rinominando le “Estensioni” in “App”.
Una delle funzionalità più attese di Gemini, però, è la capacità di generare video che affiancherà le già presenti capacità di generazione dei testi, dei codici e delle immagini. Le prime evidenze della futura implementazione di questa novità sono emerse nel mese di febbraio.
Nelle ultime ore, dall’analisi del codice sorgente della versione 16.9.39.sa.arm64 beta di App Google, sono emersi ulteriori dettagli sulla funzionalità (via Android Authority) che avrà nome in codice “Toucan”.
Gemini: la funzionalità di generazione dei video avrà alcuni limiti
Il fatto che il team di sviluppo stia lavorando alla funzionalità di generazione video per Gemini è evidente da alcune stringhe di codice che sembrano far chiarezza soprattutto sui limiti della funzionalità:
<string name=”assistant_robin_toucan_share_failed”>Something went wrong. Try again.</string>
<string name=”assistant_robin_toucan_status_banner_cancelled_message_text”>Toucan generation was cancelled</string>
<string name=”assistant_robin_toucan_status_banner_error_message_text”>Something went wrong. Please try again</string>
<string name=”assistant_robin_toucan_status_banner_header_text”>Creating your Toucan…</string>
<string name=”assistant_robin_toucan_status_banner_message_text”>This can take 1-2 mins</string>
<string name=”assistant_robin_toucan_status_banner_quota_error_message_text”>You’ve reached your Toucan generation limit until tomorrow</string>
<string name=”assistant_robin_zerostate_toucan_card_body”>Get high-quality ones from text with Toucan,
Gemini’s new experimental model for generation. Just describe your idea and Toucan can generate
a new one each time you ask.</string>
<string name=”assistant_robin_zerostate_toucan_card_icon_description”>Icon for the Toucan card</string>
<string name=”assistant_robin_zerostate_toucan_card_no_thanks_button_text”>No thanks</string>
<string name=”assistant_robin_zerostate_toucan_card_title”>Generate stunning ones with Toucan</string>
<string name=”assistant_robin_zerostate_toucan_card_try_now_button_text”>Try now</string>
Una delle stringhe, ad esempio, suggerisce che ci sia un limite giornaliero per la generazione di video (“Hai raggiunto il limite di generazione di Toucan fino a domani”. Non è chiaro, però, se questa limitazione coinvolga indistintamente tutti gli utenti o se coinvolga esclusivamente gli utenti standard (gli abbonati Advanced potrebbero, come sempre, godere di un “miglior trattamento”).
Un’altra indicazione fornita dalle stringhe di codice riguarda il fatto che la funzionalità di generazione video (sperimentale) funzionerà sulla base di un prompt testuale fornito dagli utenti (un po’ come avviene già per testi e immagini): l’utente fornirà l’idea, l’assistente cercherà di trasformarla in video (e impiegherà alcuni minuti per farlo).
Come scaricare o aggiornare l’app dell’assistente IA di Google
Gemini è disponibile ufficialmente in Italia sia come Web App (al sito https://gemini.google.com/app) che come “app” per dispositivi Android (è sempre parte di app Google, alla pari di Google Assistant), con la pagina dell’app sul Google Play Store che è raggiungibile tramite il badge sottostante.
Al netto del collegamento alla funzionalità è bene verificare che sul vostro dispositivo sia installata la più recente versione di App Google che, come detto, è il vero “contenitore” dell’assistente basato sull’intelligenza artificiale del colosso di Mountain View: per farlo, basterà effettuare un tap sul badge sottostante e, ancora, su “Aggiorna” nel caso in cui venisse segnalata la presenza di un aggiornamento.