La scorsa estate Google ha rinnovato la rete Trova il mio dispositivo, con l’intento di sfruttare la rete dei milioni di dispositivi Android sparsi per il mondo per trovare localizzatori e altri device smarriti. Non tutti sono soddisfatti però del suo funzionamento, ed è per questo che è nata uTag, un’applicazione che rende compatibili i Samsung SmartTag con gli smartphone di altri marchi: vediamo come funziona e come scaricarla.
Con uTag gli SmartTag di Samsung diventano compatibili con tutti gli smartphone Android
La rinnovata rete Trova il mio dispositivo di Google ha fatto segnare una bella svolta la scorsa estate e ha creato qualcosa di simile alle controparti di Apple e di Samsung. In tutti e tre i casi il funzionamento è presto spiegato: sfruttano la compatibilità con la rete di dispositivi sparsi per il mondo, che consente di localizzare in modo indiretto tracker compatibili oppure altri dispositivi smarriti. Gli smartphone archiviano le posizioni recenti criptate per far parte della rete: quest’ultima sfrutta il crowdsourcing dei dispositivi e i dati sulla posizione (protetti da crittografia end-to-end) per aiutare a rintracciare i dispositivi smarriti.
Rispetto a quelle di Samsung ed Apple, quella di Google ha dalla sua una rete di dispositivi enormemente più grande: le prime due possono sfruttare i tanti smartphone Samsung Galaxy e iPhone sparsi per il mondo, mentre Google può contare su milioni di dispositivi in più, visto che coinvolge tutto il mondo Android (o quasi). Ciononostante, c’è un limite: all’interno delle impostazioni, Big G ha impostato in modo predefinito l’opzione “Con la rete soltanto in zone con elevato volume di utilizzo“, e questo rende le prestazioni al di fuori delle aree urbane ad alta densità un po’ deboli.
Uno sviluppatore ha quindi deciso di “passare” alla rete degli SmartTag di Samsung, resa ufficialmente compatibile solo con i dispositivi del brand sudcoreano e ritenuta più performante, e ha lanciato uTag: si tratta di un’applicazione che replica l’app SmartThings e le funzioni, e che rende compatibili i localizzatori Samsung con tutti i dispositivi Android.










Con uTag è possibile configurare un Galaxy SmartTag2, visualizzarne la posizione, farlo suonare, personalizzarne il comportamento, cambiare suoneria e così via. Esattamente come l’app da cui “deriva”, avvisa se ci sono SmartTag sconosciuti che ci “seguono”, avvisa quando un tracker è stato trovato o lasciato indietro e consente la condivisione con i membri della famiglia; in più supporta la ricerca più precisa sui dispositivi dotato di connettività UWB, una funzione che la rete di Google ancora non supporta.
Lo sviluppatore si è spinto oltre, rendendo disponibili appositi widget per visualizzare la posizione dello SmartTag, ma anche la visualizzazione della posizione offline, l’accesso biometrico ed eventualmente l’esportazione della cronologia delle posizioni. L’esperienza è praticamente la stessa offerta con uno smartphone Samsung: è anche possibile contribuire alla rete del produttore per aiutare gli altri a rintracciare i loro dispositivi.








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Come scaricare e installare uTag sugli smartphone Android
L’app uTag non è disponibile al download tramite il Google Play Store, ma risulta scaricabile da GitHub. Una volta avviata, l’app deve andare a installare una versione modificata di SmartThings: questo perché l’app di Samsung controlla che l’esecuzione avvenga su un dispositivo Galaxy, mentre quella modificata aggira questo passaggio, rendendo il tutto compatibile con altri dispositivi Android.
Per il suo funzionamento è richiesto l’accesso tramite l’account Samsung, sia all’interno dell’app “modificata” (così da visualizzare i propri dispositivi SmartThings) sia nell’app uTag, così che possa comunicare con le API del produttore sud-coreano. Tutto ciò potrebbe destare legittime preoccupazioni riguardanti la sicurezza: proprio per questo lo sviluppatore, Kieron Quinn, ha reso l’app open source, e tutti possono andare e verificare il codice; in ogni caso, parliamo di uno sviluppatore di lunga data, che ha realizzato versioni open source di altre apprezzate funzioni del robottino (come At a glance).
Chi vuole provare uTag può scaricare l’app tramite GitHub, effettuando il download dell’APK dalla sezione Releases: risulta compatibile con tutti i dispositivi Android dotati almeno di Android 11, e non richiede i permessi di root.